La Filt Cgil replica al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, secondo il quale il piano industriale di Alitalia sarebbe stato ''scritto dai sindacati romani''. ''Le aziende - afferma il responsabile per il trasporto aereo della Filt, Mauro Rossi - devono essere capaci di stare sul mercato'' e ''Malpensa 2000 non e' di Alitalia ma della Sea''. ''Credo che il piano industriale di Alitalia sara' votato a far ripartire la compagnia: se ci riuscira' ci sara' spazio sia per Fiumicino sia per Malpensa. Ma non fare nulla di produttivo non serve a nulla e a nessuno'' ha aggiunto il sindacalista.
ALITALIA, CGIL LOMBARDIA: UN ERRORE TAGLI A MALPENSA
Un piano industriale che contempli un ridimensionamento dell'attivita' di Alitalia su Malpensa rappresenta una scelta ''sbagliata e miope''. E' quanto sottolinea la Cgil Lombardia commentando le indiscrezioni che vogliono il nuovo progetto industriale della compagnia di bandiera orientato a limitarne la presenza nello scalo milanese a favore di Fiumicino. ''Convogliare le attivita' prevalenti e principali sull'aeroporto'' romano, spiega una nota, ''rinunciando ad un mercato piu' ricco e redditizio com'e' quello lombardo, significa annunciare la morte definitiva della nostra compagnia''. Pertanto, prosegue la Cgil lombarda, si chiede all'azienda di ''rivedere il progetto di piano industriale rilanciando il ruolo di Malpensa. Alitalia uscira' dalla crisi se si sceglie definitivamente il mercato aereo del Nord Italia che vede nell'hub'' milanese ''il punto di riferimento piu' importante''. A tale riguardo, conclude la nota, ''chiediamo alle istituzioni locali di aprire un tavolo di confronto con il sindacato per iniziative comuni che valorizzino le attivita' degli scali aerei della Lombardia e di Milano''. Cresce intanto l'attesa per la riunione del consiglio di amministrazione dell'Alitalia, previsto per domani, che dovrebbe approvare le linee strategiche per il risanamento dei conti e decidere il nuovo advisor per la scelta del nuovo azionista di controllo. Ma la giornata di domani dovrebbe segnare anche un 'new deal' delle relazioni sindacali: il nuovo presidente e amministratore delegato dell'aviolinea, Maurizio Prato, accolto da un caloroso benvenuto dei sindacati, ha ricambiato l'attenzione convocandoli subito dopo la riunione del Consiglio per esporre loro - prima di ogni altro - il nuovo piano per il risanamento dell'ex compagnia di bandiera. Nel corso dell'incontro tra l'azienda e i vertici sindacali, Prato dovrebbe anche chiarire tappe e tempi per la privatizzazione concordati con il Governo.