LANCIANO Con il nuovo orario ferroviario che entra in vigore domani la stazione di Lanciano continua a perdere corse dirette, da e per Pescara. La decisione che gli utenti di Tua, pendolari per studio o per lavoro, faticano a capire poiché vanno a colpire proprio le fasce di orario critiche per lavoratori e studenti: dalle 13 alle 15 e dalle 17 alle 19 da Lanciano a Pescara e dalle 7 alle 8,30 da Pescara a Lanciano.
LE NUOVE CORSE. «Prima, per recarsi al lavoro», dice Antonio Nepa, pendolare che da Francavilla si sposta a Lanciano, «si poteva optare per il treno per Termoli delle 7,17, quello diretto per Lanciano delle 8,03 e delle 8,23. Adesso, considerato che è stato anticipato alle 6,54 quello per Termoli, soppresso quello delle 8,23 ed anticipato quello delle 8,03 ci troveremo a dover viaggiare tutti su di un unico e solo treno, quello delle 7,57. Oltre ai lavoratori pendolari ci sono anche gli studenti diretti ad Ortona, quindi, c’è la possibilità di un grande sovraffollamento». Per la fascia pranzo (da Lanciano a Pescara) da tre treni (13,05-14,10-14,40) si passa ad uno, alle 14,43. E nella fascia serale non ci sono corse ferroviarie dirette da Lanciano a Pescara dalle 17 alle 19,15. «È quella che crea più problemi e che, a sentire altri utenti miei conoscenti», racconta Nepa al Centro, «li sta facendo portare ad abbandonare il treno». Prima c’era un treno alle 17,19 ed uno alle 18,44, adesso uno alle 17,05 (che non considera affatto gli orari d’ufficio) ed uno alle 19,13. «Forse è un modo per forzare l’utenza a prendere il bus ex Arpa delle 18?», si chiede il viaggiatore, «per il quale, però bisogna comprare un nuovo biglietto o abbonamento, pur essendo la stessa azienda».
LA STAZIONE. A ciò si aggiunge la realtà della (nuova) stazione di via Bergamo, che i viaggiatori definiscono «mal collegata, scendendo a piedi bisogna sperare nella buona attenzione degli automobilisti non essendoci un marciapiede se non nell’ultimissimo tratto, e nel mezzo del nulla, con un bar che, dalla sua inaugurazione, non è mai stato in funzione». I treni, poi, sono lenti e quasi sempre in ritardo, per via del limite di velocità che vige sulla tratta tra San Vito e Lanciano. «I controllori non controllano, tranne rare eccezioni, e il costo di biglietti e abbonamenti aumenta», lamentano ancora i pendolari, «ma a fronte di cosa? Di meno servizi? Un’azienda che si disinteressa totalmente dell’utenza, ma che dovrebbe rendere un servizio all’utenza visto che si tratta di trasporto pubblico». E, infine, c’è il problema delle coincidenze: «Chi vuole usare i treni da Lanciano e San Vito non li trova in coincidenza con quelli in arrivo da nord e sud», racconta un altro pendolare, «si aspetta in stazione o si spera nei bus sostitutivi, quando ci sono. Chi parte da Pescara alle 17,03, ad esempio, arriva a San Vito dopo una mezz’oretta, ma deve aspettare più di un’ora per la coincidenza per Lanciano, quando arrivano sia un treno che un bus».
LA PETIZIONE. Per indurre Tua a un ripensamento nel cambio degli orari è stata avviata anche una petizione, che conta finora oltre cinquanta firme, tra le quali quelle di diversi studenti che raggiungono Pescara per motivi di studio. E che, in particolare, chiedono venga lasciata invariata la corsa delle 14,10 da Lanciano, che nel nuovo orario, invece, non c’è.