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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Funivia, i politici si dividono. Gli studenti sono compatti. Brucchi presenterà un'idea alternativa. Non è stato invitato il rettore

Funivia: politici divisi, universitari compatti. In attesa del Consiglio comunale che dovrà dire l'ultima parola sul progetto da 10 milioni contenuto nel Masterplan, gli animi si scaldano. C'è chi, come Dodo Di Sabatino (Teramo soprattutto) ma anche lo stesso Pd, aspetta di saperne di più sull'opera direttamente dalla voce del Presidente Luciano D'Alfonso, prima di prendere una decisione definitiva e chi boccia il progetto senza riserve. I dubbi verranno chiariti nel corso della Commissione consiliare convocata per domani alle 8 all'Arca. Brucchi si presenterà all'incontro un'idea alternativa. «Chiederemo al Presidente della Regione Luciano D'Alfonso se è possibile utilizzare i fondi previsti per la realizzazione della funivia di collegamento tra il centro della città e Colleparco per altri scopi, come la messa in sicurezza delle scuole o il polo scolastico». Alla riunione non è stato invitato il rettore Luciano D'Amico, anche se la scheda del Masterplan porta la sua firma.
LO SGARBO ISTITUZIONALEUno sgarbo istituzionale che la dice lunga sui rapporti tra Comune e Università: evidentemente l'invito del rettore a fare squadra, lanciato nella conferenza di fine anno non è stato raccolto. Intanto ai consiglieri comunali è stato consegnato il progetto su una pen drive e, se da un lato c'è chi confessa di non averla nemmeno ritirata, dall'altro c'è chi il progetto lo ha guardato e lo ha giudicato poco esaustivo. E' il caso dei Cinque stelle che hanno una consultazione cittadina. Il Pd non difende l'opera a testa bassa ma assume una posizione attendista. «Aspettiamo di saperne di più sul progetto dal Presidente D'Alfonso spiega il capogruppo Gianguido D'Alberto abbiamo delle domande da porgli e poi decideremo come votare in Consiglio». Più netto il gruppo di Fratelli d'Italia-An. «Teramo non ha nell'elenco delle priorità un altro mostro ambientale affermail dirigente provinciale Federico Carboni - troppe volte infatti si è lasciato decidere a terzi senza la minima condivisione». Se sul fronte politico prevale il no, il punto di vista degli universitari è totalmente opposto. «Per noi spiega Alessio Soldato rappresentante degli studenti in Cda l'opera risolverebbe il vulnus dei trasporti tra la Colleparco e il centro, e andrebbe anche a sposarsi con la realizzazione della Casa dello Studente nell'ex Rettorato di Viale Crucioli e con il recupero dell'ex Manicomio che ospiterebbe il Dams e Scienze della Comunicazione».

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