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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Buona scuola e diritti. Pronto il decalogo dei giovani abruzzesi. Parte da Pescara la mobilitazione del Collettivo studentesco per chiedere alla Regione aule sicure, formazione e welfare

PESCARA Parte da Pescara la mobilitazione degli studenti abruzzesi che chiedono alla Regione la modifica e il rinnovo della legge sul diritto allo studio ferma al 1978. Nei giorni scorsi, una rappresentanza dei 50 giovani del Collettivo studentesco di Pescara, L'Aquila, Sulmona e Lanciano ha incontrato l'assessore regionale al Diritto all'istruzione, Marinella Sclocco, che ha dato «la sua disponibilità ad aprire un tavolo con gli studenti». L'incontro decisivo è fissato per il 19 gennaio 2017. «In quella sede» spiegano i portavoce del Collettivo Pescara, Mattia Crisante, Saverio Gileno e Giacomo Melilla, «porteremo una bozza ufficiale di legge che garantisca una serie di obiettivi, tra questi il trasporto e i libri gratuiti, le borse di studio per i meno abbienti allo scopo di colmare il divario con i ragazzi che hanno la fortuna di provenire da famiglie a fasce di reddito più alte; finanziamenti per il diritto allo studio. Fondi che, per quest'anno, ci dicono dalla Regione non disponibili, ma che continuiamo a chiedere con forza. Così come vogliamo che la legge per il diritto allo studio non sia carta morta, ma uno strumento per garantire qualità e gratuità. Inoltre, la legge deve realizzare appieno il welfare studentesco attraverso una "carta dello studente" e un reddito di formazione; garantire una normativa per gli studenti in alternanza scuola-lavoro; tutelare e inserire i ragazzi di diversa nazionalità, favorendone l'integrazione. Vogliamo che questa lotta coinvolga quanti più soggetti in tutta la Regione perché per cambiare il Paese bisogna partire dall'istruzione». Una lotta avviata il 7 ottobre scorso con assemblee, sit in, mobilitazioni, autogestioni in tutte le città con il coinvolgimento di oltre quattromila studenti. Punto per punto, ecco le richieste del Collettivo Studentesco nella bozza di legge da loro stilata. Spese per l'istruzione. «Notiamo con disappunto che in Italia, culla di civiltà e cultura, la spesa per l'istruzione risulta inferiore alla media europea: 4,1 del Pil a fronte del 4,9 in Europa (dati Eurostat 2014), siamo penultimi insieme a Spagna, Bulgaria e Slovacchia». Edifici scolastici non a norma. Uno studio del 2015, del Consiglio nazionale dei Geologi, ha rilevato che oltre la metà delle scuole italiane, 31 mila su 42 mila totali, una scuola su due, è a rischio sismico o esposte a disastro idrogeologico». Diritto allo studio. «Sancito alla Costituzione, articolo 34, l'esercizio del diritto allo studio rimane ostacolato da problematiche di natura economica o infrastrutturale con condizioni non ottimali dei mezzi pubblici, costi elevati dei libri, carichi economici che hanno sviluppato un tasso di dispersione scolastica pari, nella nostra regione, al 17,4 % contro la media nazionale del 15%». Buona Scuola. «L'ultima riforma scolastica deve garantire ogni tutela ai ragazzi che devono svolgere l'alternanza scuola-lavoro con l'inserimento degli studenti in un percorso di studio consono al loro indirizzo scolastico e alle loro ambizioni lavorative. Le aziende prescelte siano quelle che non hanno problemi legali legati all'inquinamento o allo sfruttamento dei lavoratori». Aumento dei fondi per studenti disabili. «Gli 800mila euro disponibili sono insufficienti per il trasporto e l'assistenza dei ragazzi in condizioni di disagio psicofisico». Trasporto gratuito per gli studenti. «Chiediamo la collaborazione di Tua (trasporto su gomma); Trenitalia (ferrovie) e Comuni (bus) per raggiungere le sedi scolastiche. Attualmente, gli studenti pagano fino a 600 euro annui per l'acquisto degli abbonamenti». Libri di testo gratis. «Attraverso l'istituzione del comodato d'uso e il massiccio intervento di fondi statali, la Regione Abruzzo attualmente stanzia circa 3 milioni di euro per garantire questo servizio. Chiediamo l'aumento della somma stanziata per coprire un bacino di utenza maggiore legato ad una soglia Isee di almeno 22 mila euro». Borse di studio per studenti in difficoltà economiche. «Fondi pari a zero nell'attuale legge di bilancio regionale annuale». Welfare studentesco e carta dello studente. «Per avere sconti sui libri, ingressi a spettacoli teatrali e cinema; tra gli obiettivi, anche il reddito di formazione». Infine, inserimento scolastico degli studenti stranieri attraverso l'intervento di docenti di sostegno in lingua e abolizione degli articoli di legge anacronistici come l'articolo 17 "scuola per contadini".

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