Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.563



Data: 13/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Funivia, non c’è alternativa. D’Alfonso: «Opera funzionale». I dieci milioni nel Masterplan sono vincolati a soluzioni per migliorare il trasporto sostenibile. Il governatore difende l’intervento che collega l’università al centro: «A Chieti lo vuole il vescovo»

TERAMO Non c'è alternativa alla funivia. Il governatore Luciano D'Alfonso, pur non dicendolo in modo esplicito, l'ha fatto capire chiaramente alle commissioni comunali, riunite ieri di prima mattina all'Arca, in vista del consiglio comunale di oggi. All'ordine del giorno della seduta c'è anche l'esame della proposta, inserita nel Masterplan della Regione, per la realizzazione dell'impianto destinato a collegare il centro storico con il campus universitario a Coste Sant'Agostino. L'intervento, caldeggiato dal rettore Luciano D'Amico, è finanziato con dieci milioni di euro, ma suscita perplessità, se non addirittura aperta contrarietà, da parte di vari esponenti di maggioranza e opposizione. Secondo loro, considerata anche l'emergenza innescata dallo sciame sismico, la somma andrebbe destinata ad altri interventi come il consolidamento delle scuole o per restare in tema di mobilità sostenibile, all'estensione della rete pedonale e ciclabile. Proprio sulla possibilità d’indirizzare ad altri scopi i dieci milioni di euro per finanziare la funivia si è concentrata la fase più calda del confronto in commissione. Secondo D'Alfonso, un eventuale altro progetto finanziabile al posto della funivia non può prescindere dalla finalità di potenziare il trasporto sostenibile. Le piste ciclabili dunque vanno bene: a queste però, fa notare il governatore, il Masterplan già destina 61 milioni da dividere tra le quattro province per interventi che dalla costa raggiungano l'entroterra e dunque anche Teramo. «Ai percorsi ciclopedonali, inoltre», aggiunge il presidente, «sono finalizzati i cinque milioni di euro che il capoluogo ha ottenuto tramite i Por-Fers». Sull'eventuale riconversione dei fondi per la funivia un punto è comunque scandito dal governatore. «Non c'è intercambiabilità con un progetto per i lumini al cimitero o per l'edilizia scolastica». L'impianto di collegamento tra la sede universitaria e la città, tra l'altro, rientra in pieno nella filosofia che ispira il Masterplan. «Mi occupo d'interventi che diamo respiro più ampio ad altre funzioni del territorio», rileva D'Alfonso che così delocalizza l'analisi sui pro e contro della funivia inserendola nel contesto piano regionale. «Teramo è la città più finanziata», afferma, «non abbiamo utilizzato criteri soggettivi o di proporzioni demografiche, ma ci siamo concentrati sulla funzionalità degli obiettivi». E' inutile insistere, quindi, sugli aspetti strettamente legati alle esigenze del territorio. «Questi fondi non sono per gli iscritti all'anagrafe teramana», rimarca il governatore, «servono a migliorare il ruolo di formazione della città per persone che, da bambini, non si sono sbucciati le ginocchia giocando su queste strade». In funzioni che aprano i confini comunali D'Alfonso vede il suo «essere Regione« anche con i progetti del Masterplan. Ai consiglieri chiede di non perdere tempo «in discussioni che durano mesi» e lancia un monito rilevando che la stessa opera contestata a Teramo è stata richiesta a Chieti con una forte spinta da parte del vescovo.


Il presidente: «Se ne farà carico l’ateneo». Trasporterà fino a 2.500 passeggeri
La gestione costa 900 euro al giorno
TERAMO «Non è un trofeo da esibire, né uno scalpo da mettere in mostra». Il progetto della funivia, secondo il governatore Luciano D'Alfonso, non va letto con altri intenti che quello di «concorrere alla realizzazione di un'opera funzionale per la città». L'invito è rivolto ai consiglieri riuniti nelle commissioni che precedono il dibattito in aula sull'intervento programmato per oggi pomeriggio. «Vi dovete comportare come la Cassazione», afferma, »con spirito costituente». A chi gli fa notare che per ora i rappresentanti di maggioranza e opposizione non hanno ricevuto neppure un disegno dell'opera, il governatore risponde assicurando l'invio di un dossier completo. «Vi manderò le carte numeri, costi, tecnologie e sostenibilità ambientale», annuncia, «ci dovete sudare sopra perché qui non vince chi prevale sull'altro». Le anticipazioni fornite dal governatore indicano, stando alle proiezioni elaborate dall'università che di fatto ha il ruolo di proponente dell'opera, flussi di utenza per la funivia che oscillano tra i 2.000 e i 2.500 passeggeri al giorno. Il costo quotidiano di esercizio dell'impianto sarebbe di 900 euro, somma che verrebbe coperta dall'ateneo.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it