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Pescara, 25/07/2024
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Data: 13/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
In aula il documento per congelare l’opera e conservare i fondi. Sarà presentato oggi in consiglio per guadagnare tempo. Brucchi vuole evitare la conta tra favorevoli e contrari. Il rettore punta su tempi rapidi. Il sindaco: «D’Amico preme per accelerare, ma dobbiamo riflettere»

TERAMO Congelamento del progetto, approfondimento dei suoi aspetti tecnici e mantenimento comunque in città del finanziamento da dieci milioni di euro. Passa attraverso l'approvazione, all'unanimità o quanto meno a larga maggioranza, di un ordine del giorno con questi contenuti la strategia studiata dal sindaco Maurizio Brucchi per prendere tempo sul progetto della funivia. Il documento sarà presentato nel consiglio comunale di oggi, o al più tardi nella seduta in seconda convocazione fissata per martedì prossimo, per evitare la conta tra favorevoli e contrari che potrebbe aprire scenari incerti per il finanziamento inserito nel Masterplan. La riunione congiunta di ieri, con la presenza del governatore Luciano D'Alfonso, delle commissioni chiamate a valutare in via preliminare l'intervento ha di fatto anticipato il dibattito in aula cristallizzando le posizioni dei vari gruppi. Le perplessità, legate all'emergenza sisma, prevalgono sulle certezze. Accorato l'appello di Katia Provvisiero (Futuro in), dirigente dell'istituto superiore "Di Poppa-Rozzi". «Mi si lacera il cuore pensare che spendiamo dieci milioni per la funivia», afferma, «mentre le nostre scuole mancano anche della valutazione di vulnerabilità sismica oltre che dei certificati di agibilità». Il presidente del consiglio comunale Milton Di Sabatino parla da sfollato. «Oggi hanno dichiarato la mia casa inagibile», evidenzia, «il progetto proposto è interessante, ma ora abbiamo altre necessità urgenti». Del fatto che la funivia non serva è più che mai convinto il grillino Fabio Berardini, da poco laureato in giurisprudenza nell'ateneo cittadino. «Conosco gli universitari», fa sapere, «non restano in città perché mancano attrattive». Vincenzo Falasca (Futuro in), presidente della commissione urbanistica, contesta il metodo con cui è stato messa sul tavolo la proposta della funivia. «Ho in mano solo un foglietto», spiega, «in cui c'è scritto che si farà un intervento tirando una fune dalla sede dell'università al centro». Secondo Alberto Covelli (Teramo soprattutto) sarebbe comunque meglio usare quei soldi per lo spostamento della centrale elettrica della Cona, mentre Angelo Puglia (Al centro per Teramo) sottolinea il rischio che l'opera arrivi troppo tardi. «Bisogna chiedersi se quando sarà pronta, esisterà ancora il centro storico», osserva, «visto che si sta progressivamente spopolando». Proprio per questo Giuseppe Grande (Forza Italia) è persuaso che il collegamento con il campus di Coste Sant'Agostino sia indispensabile. «Porterà universitari nel cuore della città», fa notare anche nel suo ruolo di commerciante, «l'opera, tra l'altro, rientra nel programma elettorale del sindaco e andrebbe abbinata al completamento della casa dello studente». Tra i favorevoli al progetto si schiera Alberto Melarangelo del Pd, anche se il capogruppo Gianguido D'Alberto e Ilaria De Sancits pongono la questione del diveso uso dei fondi e della «emergenza identitaria di una città che perde centralità».

Il rettore punta su tempi rapidi
Il sindaco: «D’Amico preme per accelerare, ma dobbiamo riflettere»

TERAMO «Vogliamo valutare bene il progetto, ma l’urgenza è dettata dal rettore». A delineare i tempi di valutazione della proposta per la funivia tra il centro e il campus universitario di Coste San’Agostino è il sindaco Maurizio Brucchi. «In realtà si tratta di una soluzione che non conosciamo perché non abbiamo visto alcun documento», chiarisce il primo cittadino, «per questo è necessario un approfondimento». Il rettore Luciano D’Amico però, a sentire il sindaco, spinge per un’accelerazione dei tempi. «Vuole convocare al più presto la conferenza dei servizi», fa sapere Brucchi che però ritiene questo passo prematuro in assenza di un pronunciamento preventivo da parte del consiglio comunale. Il sindaco nega l’esistenza di un dualismo con D’Amico ma non evita di ricordare al governatore Luciano D’Alfonso che i progetti inseriti nel Masterplan gli sono stati annunciati «un sabato pomeriggio, a due giorni dalla scadenza dei termini, mentre stavo tagliando l’erba in campagna». Non è detto tra l’altro che della funivia si discuta oggi in aula. All’ordine del giorno ci sono prima la variazione di bilancio da sei milioni di euro, in gran parte da destinare ai danni provocati dal terremoto, e l’esame del documento di programmazione dell’attività amministrativa.

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