Parte il nuovo orario sulla Pescara-Roma e subito la linea è bloccata per un guasto. Lo spiega Attilio Luciani storico pendolare marsicano della linea in questione che segnala al Messaggero che il treno 7501 Avezzano-Roma Tiburtina, è stato cancellato. Motivo: problemi alla macchina e quindi «non avendo altro materiale con cui sostituirlo si è pensato bene di cancellare la prima corsa quotidiana , che poi sarebbe l'unica che ti permette di arrivare a Roma, e quindi sul posto di lavoro con un orario accettabile. L'arrivo è per le ore 7 a Roma Tiburtina. Il treno successivo, il 7503, invece arriva alle 8 e 6 minuti quindi oltre un'ora dopo. Per chi, come me che deve andare fuori l'area metropolitana di Roma, è un problema timbrare prima delle otto. Chi ha sbagliato? Di chi è la colpa? Se il personale deve mettere il treno in condizione di partire perché non è stato approntata un' alternativa adeguata, (vedi mezzi sostitutivi), per le persone che erano in attesa di partire? solo a Tagliacozzo saremmo stati una quarantina». Continua poi Luciani: «Con quale diritto il direttore responsabile, prende una decisione cosi drastica, lasciando a piedi degli onesti lavoratori? Iniziamo veramente male questa nuova avventura, e se il buongiorno si vede dal mattino non vorremmo che tutto ciò che è stato decantato dai vari personaggi politici, vedi treni veloci, si rivelasse un boomerang nefasto per loro». E c'è anche una nota del segretario Pd di Avezzano Giovanni Ceglie sull'argomento che scrive: «Ci sono i treni Jazz da Sulmona per Pescara, ci sono gli Swing dall'Aquila verso Sulmona, ma da Avezzano non parte neanche una nota musicale. La musica ad Avezzano in verità c'è, ma purtroppo è sempre la stessa con le sue dolenti note di promesse che puntualmente vengono disattese. Ricordo che il sei novembre 2015, durante la Giunta tematica della Regione Abruzzo, la Regione si era impegnata a trattare con Rete Ferroviaria Italiana per ridurre i tempi di percorrenza che penalizzano le aree interne nelle direzioni Avezzano-Roma ed Avezzano-Pescara».
Questo non è accaduto: in compenso il presidente della Provincia, De Crescentiis, si era messo a disposizione per risolvere il problema dei pendolari tutti, non solo di quelli che viaggiano sulla Sulmona-Pescara. «Basta segnalarmi il problema»: ora risponda a Ceglie.