L'amministrazione comunale si affiderà ai climatologi per studiare le misure più opportune da adottare per contrastare l'aumento dello smog a Pescara, scaturito dall'effetto combinato di traffico veicolare, impianti di riscaldamento e meteo stabile degli ultimi giorni. Certo, i 25 sforamenti annui di Pm10 registrati fino a domenica dalla centralina di via Sacco (prova inconfutabile dell'inquinamento atmosferico in città, trovandosi alla confluenza di Asse attrezzato, Circonvallazione e Statale 602) sono ancora nella norma e lontani dai 60 di Torino, ma dopo l'esperienza controversa e discussa dello scorso anno con le targhe alterne, stavolta il Comune intende muoversi con prudenza (la legge impone contrimisure dopo i 35 superamenti annui). Lo farà forte del protocollo d'intesa siglato il 6 dicembre scorso dal sindaco Marco Alessandrini con il Centro di eccellenza tecniche di telerilevamento e modellistica numerica per la revisione di eventi meteo severi (Cetemps) dell'Università dell'Aquila diretto da Frank Marzano: «In settimana - annuncia Loredana Scotolati, assessore comunale all'Ambiente - mi riunirò con loro e con gli esperti comunali di mobilità così da attrezzarci per tempo, senza arrivare allo sforamento per poi applicare misure che poi generano confusione. Dovranno essere idonee, così da chiedere un sacrificio che valga la pena di essere fatto». Ma al di là dei provvedimenti da varare, la parola d'ordine sarà informazione: «Il nostro obiettivo - assicura l'assessore all'Ambiente - sarà di avvertire per tempo, in modo che gli utenti si organizzino, soprattutto tenendo conto delle migliaia di pendolari che quotidianamente entrano ed escono dalla città per motivi di lavoro e di studio». Insomma, sembra che stavolta non si baderà solo a superare l'emergenza, ma ad elaborare un approccio integrato antismog: «L'assessore Civitarese - conferma la Scotolati - sta lavorando alacremente al piano della mobilità sostenibile. Sarà importante ricorrere al pedibus, per accompagnare dei ragazzi a scuola, oltre che ad autobus e biciclette». Mezzi alternativi ai quali i cittadini sono ancora troppo poco inclini, ma l'assessore Scotolati guarda già oltre: «Ho appreso con piacere - osserva - dell'accordo siglato dalle città di Parigi, Città del Messico, Madrid e Atene per la messa al bando dei motori diesel entro il 2025. Vedrò se potranno aderire anche le piccole città».