Torna in centro storico la sede del Centro turistico del Gran Sasso. Dal post sisma gli uffici della direzione e dell'amministrazione sono ubicati alla base della funivia del Gran Sasso. Una collocazione che risulta piuttosto scomoda per i dipendenti, oltre che costosa. «Dai primi mesi del 2017 spiega dunque l'amministratore unico del Ctgs, Fulvio Giuliani traslocheremo in un immobile di proprietà del Comune ubicato in via Santa Elisabetta, vicino a San Bernardino. Pagheremo un canone di locazione al Comune che avrà un costo più contenuto rispetto a quello attuale».
LE ALTRE NOVITÀ La sede fungerà anche da punto informazione e punto vendita per stagionali e abbonamenti, in attesa della vendita on line possibile direttamente sul sito del Ctgs. Fra le altre novità fresche di stagione vi è l'apertura del bar e del ristorante dell'albergo di Campo Imperatore. Questo sarà il primo week end con gestione diretta del Centro turistico. I vertici della società, infatti, hanno deciso di riacquisire la gestione diretta dell'albergo che ospitò Mussolini divenuto famoso per l'operazione Quercia, del bar e ristoranti dello stesso e del rifugio le Fontari. Precedentemente le strutture ricettive erano state affidati a privati attraverso vari bandi. «Ci siamo accorti che la scelta di esternalizzare in tutti questi anni non è stata una strategia vincente ha spiegato l'amministratore Giuliani Anche in occasione dell'ultima gestione la struttura ci è stata riconsegnata in uno stato pessimo. Siamo stati costretti a spendere molti soldi per sistemare il tutto: tinteggiare fare accomodi e soprattutto sanificare le cucine». «Abbiamo ricevuto già molte prenotazioni per il periodo natalizio ha aggiunto Giuliani sia per il ristorante, sia per l'albergo». Il Ctgs ha preparato dei pacchetti week-end rodati durante il periodo dell'Immacolata: 99 euro per 3 giorni (due notti); si replica a Natale dal 23 al 27 dicembre (3 giorni, due notti a 119 euro con cena di Natale); Sarà la volta del Capodanno, dal 30 dicembre al 2 gennaio, veglione incluso a 169 euro. Pacchetto pronto anche per il ponte dell'Epifania. L'unico problema è l'assenza di neve, peraltro non è possibile uscire dal pantano dell'innevamento programmato; scelta che potrebbe far decollare la stazione. Sebbene l'opera sia inserita nel piano di risanamento del Ctgs, le resistenze continuano a bloccare tutto. In primis sarebbe necessario creare un bacino idrico, inoltre la coltre artificiale potrebbe arrecare danni alla flora e alla fauna, dicono gli ambientalisti. Teoria che il parco deve aver sposato visto che fino a oggi non ha autorizzato l'innevamento programmato.