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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
I sindacati: in regione continuità e lavoro. Campo (Uil): Gentiloni mantenga gli impegni presi da Renzi. Del Fattore (Cgil): più misure contro la precarietà

PESCARA Con l’insediamento del governo Gentiloni, e dopo il discorso di ieri del nuovo presidente del Consiglio alla Camera dei deputati, sindacati e parti sociali abruzzesi hanno messo subito sul tavolo le questioni più spinose di fronte all’esecutivo. E al successore di Renzi, chiedono di fare ancora Renzi, pur con qualche distinguo. Insomma, più continuità che frattura con la vecchia squadra di governo, che anche nei suoi componenti ricalca più o meno la precedente. La pensa così Roberto Campo, segretario generale della Uil Abruzzo, per il quale «l’aspetto più importante è che vengano mantenuti gli impegni presi da Renzi coi sindacati», sottolinea. L’elenco è presto fatto, secondo l’esponente della Uil. In primis, «la revisione della legge Fornero sull’andata in pensione», e poi «il rinnovo dei contratti del settore pubblico e la correzione della legge Brunetta, per quanto riguarda il lavoro pubblico». Le richieste del vertice della Uil regionale, sono anche più generali. «Il governo», rimarca ancora Campo, «ora continui il negoziato con l’Unione europea per gli investimenti, anche se dovesse andare in deroga alle regole d’austerità. Bisogna abbattere il debito con la crescita». In altre parole, la spesa in deficit sarebbe la scintilla in grado di riaccendere il motore della crescita, la quale, a sua volta, dovrebbe permettere la riduzione del debito. Per la Cgil regionale, Gentiloni dovrà darsi da fare sul lavoro. «Al primo punto noi mettiamo la disoccupazione», dicono Sandro Del Fattore e Carmine Ranieri, rispettivamente segretario generale e segretario regionale della Cgil Abruzzo. «Al secondo punto, inoltre», proseguono i due segretari, «inseriamo le misure di contrasto alla precarietà del lavoro giovanile e non solo. La lotta, poi», ed è qui che la Cgil chiede discontinuità con il passato governo, «va fatta ai voucher introdotti da Renzi. Inoltre, chiediamo più attenzione e finanziamenti alle politiche di welfare e per la sanità e la riapertura del flusso delle risorse ordinarie verso le regioni. In questo senso», proseguono Del Fattore e Ranieri, «occorrono dei fondi statali. Non solo quelli della Unione europea. In più», concludono, «vogliamo che il governo riveda l’età per la pensione, a partire dai lavoratori impegnati nei lavori usuranti». Per Maurizio Spina, segretario regionale di Abruzzo e Molise della Cisl, «è certamente importante che la crisi di governo si sia risolta in tempi brevi e abbiamo apprezzato il discorso con il quale Gentiloni si è presentato alla Camera. Tuttavia», precisa Spina, «al primo posto mettiamo la previdenza, il lavoro e il rinnovo dei contratti pubblici. Dobbiamo ricordare che dal primo gennaio non abbiamo più gli ammortizzatori in deroga e che su questo c’era un dialogo col ministro Poletti, che speriamo continui». Spina ha poi accolto con favore l’istituzione del ministero della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, che avrà al vertice Claudio De Vincenti, presente recentemente a Pescara per dare il via alla Carta di Pescara. «Per noi è fondamentale che De Vincenti sia stato nominato ministro», osserva Spina, «e ci aspettiamo continuità. Questa è una buona occasione per la regione e ora ci aspettiamo che la regione attivi i bandi per le aree di crisi». E se Vincenzo Traniello, della Cisl funzione pubblica chiede una «riforma seria della pubblica amministrazione», Luigi Buzzelli, dell’Ugl, insiste nel dare maggiori possibilità «ai giovani nel trovare il lavoro e nuove regole per l’assunzione del personale. Siano più snelle e veloci».

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