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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Chiavaroli attende la conferma a sottosegretario. Il colpaccio per l'Abruzzo è soprattutto la promozione ottenuta da Claudio De Vincenti

PESCARA «Certo, ho sentito Alfano e anche gli altri ma per conoscere la lista dei sottosegretari bisognerà pazientare ancora un paio di giorni». Federica Chiavaroli, l'unico rappresentante abruzzese nel governo Renzi, dove fino a pochi giorni fa ha ricoperto l'incarico di sottosegretario alla Giustizia, ostenta una certa sicurezza: «Sono stati confermati quasi tutti i ministri, non vedo perché si dovrebbero cambiare i sottosegretari. E poi, non credo di avere fatto male durante il mio mandato...». La senatrice pescarese del Ncd aspetta di conoscere da un momento all'altro quale sarà il suo ruolo nel nuovo governo Gentiloni, dove tra l'altro il ministro Orlando è stato riconfermato alla guida del Dicastero della Giustizia. Prima di lei, per restare in epoche recenti, era toccato all'attuale vice presidente del Csm, Giovanni Legnini rappresentare l'Abruzzo a Palazzo Chigi: sottosegretario con delega all'Editoria e all'attuazione del programma nel governo di transizione guidato da Enrico Letta, tra il 2013 e il 2014. Successivamente sottosegretario all'Economia nel governo Renzi, prima di assumere nel 2014 l'alta carica al Csm che ricopre ancora oggi. Ma a compiacersi di come sono andate le cose nei dicasteri romani, nonostante la sonora sconfitta del referendum, c'è anche il governatore Luciano D'Alfonso dopo avere sfogliato la lista dei ministri, con una certezza: «Credo che Renzi tornerà presto».
IL COLPACCIO Il colpaccio per l'Abruzzo è soprattutto la promozione ottenuta da Claudio De Vincenti: da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Renzi a ministro della Coesione territoriale in quello a guida Gentiloni. Lo dice anche Federica Chiavaroli: «Da lì passano i soldi che interessano in questo momento all'Abruzzo, quelli della Comunità europea». Ma è soprattutto lo speciale rapporto che il nuovo ministro ha avuto in questi due anni con la Regione a fare gongolare D'Alfonso. Dal lungo lavoro di mediazione di De Vincenti è passata la soluzione del caso Ryanair e, sempre con l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, D'Alfonso lanciò la scorsa estate i 12 tavoli tematici della Fonderia Abruzzo, legati alla competitività e allo sviluppo economico, servendosi dell'attuale ministro anche come passepartout a Bruxelles in molte trattative incagliate nella maglie della burocrazia europea. L'altra nota positiva per il governatore viene dalla conferma di Graziano Delrio al dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti (anche se con l'Autorità portuale non è andata proprio benissimo). Unico rammarico di D'Alfonso, la mancata nomina di Ermete Realacci al ministero dell'Ambiente: «Avremmo fatto grandi cose insieme». La conferma di Beatrice Lorenzin al ministero della Salute è accolta invece con favore dall'assessore Silvio Paolucci, anche questa nel segno della continuità con il lavoro fatto fin qui, sino all'uscita dal commissariamento della sanità regionale: «In questi anni c'è stata una positiva collaborazione tra il Ministero e la Regione che ha portato ai progressi certificati sui livelli essenziali di assistenza. Sono certo - dice ancora Paolucci - che questa collaborazione proseguirà in modo positivo anche nei prossimi mesi».

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