ROMA Ryanair si candida per un accordo con Alitalia. Per ora è solo una proposta, ma evidentemente sono maturati i tempi quantomeno per parlarne, visto che ieri di questo hanno parlato a Roma in un incontro riservato l'ad di Alitalia, Cramer Ball e quello di Ryanair, Michael O'Leary. A poco è servito per il manager della compagnia low cost smentire l'incontro, a margine di una conferenza stampa a Roma servita per spiegare le strategie di Ryanair. Un'occasione per O'Leary per annunciare la proposta fatta ad Alitalia e discussa anche con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il tempo di lasciare l'incontro con i giornalisti e l'energico capo azienda di Ryanair era già stato smentito da fonti di Alitalia che confermavano, invece, l'incontro della mattina tra Ball e O'Leary. Sembra un dettaglio ma non lo è. Ufficialmente si è «discusso sul trasporto aereo in Europa». Ma è possibile che il primo faccia a faccia a Roma tra i due manager possa portare a qualcosa di concreto. Sia chiaro, un investimento in Alitalia «non è nei nostri interessi», per O'Leary, «e non solo per i problemi di Antitrust Ue». «Alitalia ha altre questioni da risolvere», ha continuato, «ma noi siamo aperti a quello che si potrà fare insieme». L'aiuto che Ryanair offre ad Alitalia è un feederaggio low cost per i voli di lungo raggio dell'aviolinea italiana. Vale a dire che la compagnia irlandese è pronta ad alimentare i voli Alitalia a lungo raggio da Roma Fiumicino e da Malpensa con i passeggeri Ryanair che arrivano dal resto d'Europa. E' «un tentativo onesto e genuino», così lo definisce O'Leary, «di aiutare la compagnia a ridurre le perdite sul corto e breve raggio». Già da tempo Alitalia ha perso la battaglia con Ryanair sul corto e medio raggio. Sui numeri di profittabilità non c'è partita. Non a caso un'idea che frullava da tempo a O'Leary era quella di fare un asse con Alitalia viste le potenzialità nel lungo raggio della compagnia da quando è entrata in casa Etihad. Finora in Alitalia sembravano non volerne sapere. Ora forse qualcosa è cambiato. Ma i nodi da sciogliere non sono pochi. Anche considerata la polemica sulle tariffe privilegiate di Adr per Alitalia. Falsità per la compagnia italiana.