I fatti: nel curriculum (ora rimosso) pubblicato sul sito internet di Valeria Fedeli, è scritto – seconda riga – che la neo ministra all’Università è laureata. “Non è vero”, dicono i suoi più stretti collaboratori (la dichiarazione è stata registrata da chi scrive), “ha frequentato una scuola professionale per assistenti sociali. Quello che oggi è un diploma di laurea, non una laurea. Ma allora non era assolutamente una laurea”.
Insomma: il ministro dell’Università non è laureato. Ma soprattutto: quello che è scritto sul suo sito non è vero (prima di essere rimosso dalla pagina web).
La versione di Fedeli: mi attaccano per le mie posizioni sul gender.
No, caro ministro, la critichiamo perché sul suo curriculum è riportata una cosa che, a detta dei suoi stessi collaboratori, è falsa.
In qualsiasi impresa o ufficio pubblico chi scrive cose false sul proprio curriculum viene punito.
In qualsiasi paese del mondo un ministro che dichiara cose false si dimette. Soprattutto se è ministro dell’Università e parliamo di laurea.
Che cosa ne dice?