SULMONA Scongiurata, almeno per il momento, la chiusura della Polfer di Sulmona. È stata rinviata a data da destinarsi la riunione che si sarebbe dovuta tenere il 21 dicembre al ministero, per discutere la soppressione di numerosi presìdi della polizia Ferroviaria e Stradale in Italia, tra cui appunto il presidio peligno. Soddisfatto il sindacato di polizia Coisp che fin dall’inizio ha alzato le barricate opponendosi fermamente alla soppressione dell’importante presidio di sicurezza. «Per ora incassiamo questo risultato, ben sapendo che la battaglia non è affatto chiusa», affermano Santino Li Calzi e Kristian Serafini della segreteria provinciale dell’Aquila del Sindacato indipendente di polizia Coisp. «Saranno state le numerose proteste, sia da parte sindacale che di chi ha a cuore la città di Sulmona e la sicurezza dei cittadini», aggiungono dal Coisp, augurandosi che il nuovo governo, con la nomina di Marco Minniti quale nuovo ministro dell’Interno, «possa segnare una svolta nei rapporti tra chi rappresenta sindacalmente gli uomini e le donne della Polizia di Stato e il governo nazionale» e che, pertanto, si possa rivedere l’intero impianto di “razionalizzazione dei presìdi di Polizia”. Cambia nei toni, dunque, la manifestazione, che il sindacato stava preparando per esprimere solidarietà nei confronti dei due poliziotti della Polfer di Sulmona. Il presidio sarà effettuato comunque, anche se è previsto nei prossimi giorni, davanti al dipartimento, per tenere alta l’attenzione sul caso. Il posto Polfer di Sulmona è all’interno del secondo scalo ferroviario d’Abruzzo con un transito di ben 65 treni giornalieri. Una situazione che, secondo il sindacato di polizia, dimostra «la centralità del nodo ferroviario abruzzese e la conseguente necessità di rinforzarlo e renderlo maggiormente operativo, anziché chiuderlo». Considerando anche i pericoli che ci possono essere senza una vigilanza in un posto così frequentato.