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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
La Camusso a Pescara: «La crisi occupazionale legata ai ritardi della ricostruzione»

PESCARA - Le ricette per creare nuovo lavoro, puntando soprattutto su ricerca e innovazione per le imprese che soffrono, valgono anche per l'Abruzzo dove Susanna Camusso segnala però una variabile importante rispetto al resto del Paese: «Qui si pagano conseguenze legate al terremoto ma anche alle scelte che poi ne sono derivate, come il blocco di lungo tempo della ricostruzione». Tante cose da dire, tante segnali da lanciare dal segretario generale della Cgil, ieri a Pescara per partecipare al dibattito sulle politiche industriali a due giorni dall'insediamento del nuovo governo Gentiloni e con la spinosa questione del referendum sul Jobs Act chiesto proprio dal suo sindacato con 3 milioni di firme: il prossimo gennaio sarà la Corte costituzionale ad esprimersi sui tre quesiti referendari che puntano alla cancellazione delle norme sul lavoro introdotte dal governo Renzi. Su questo il segretario nazionale della Cgil vede già una minaccia velata nelle parole pronunciate dal ministro Giuliano Poletti, che ha fatto trapelare l'ipotesi del voto anticipato proprio per fare slittare di un anno la nuova consultazione referendaria. Camusso taglia corto così: «Credo che stia al presidente della Repubblica da un lato e alla politica dall'altro, decidere il funzionamento della legislatura. E comunque si voterà dopo, dal tema non si scappa».

LINEE ECONOMICHE Quanto alle politiche economiche e industriali per sostenere la crescita, il segretario della Cgil Abruzzo, Sandro Del Fattore, invita a seguire il solco tracciato dalla Carta di Pescara, auspicando soprattutto una stretta sinergia tra il mondo delle imprese e quello delle università e della ricerca per poter affrontare le sfide del mercato. Anche per Susanna Camusso: «O si investe e si costruiscono le condizioni di un effettivo e concreto piano del lavoro, oppure continuiamo a invocare la crescita ma senza le politiche economiche che la sostengono». Per la Cgil va soprattutto interpretata la grande trasformazione dell'assetto produttivo di cui parlano ormai i dati. «Ecco perché - dice ancora il segretario nazionale - la priorità del governo Gentiloni deve essere l'occupazione, in primo luogo quella giovanile». E a questo proposito arriva un altro monito verso Palazzo Chigi: «Non si può commentare l'esito del referendum dicendo che è l'effetto del disagio sociale e poi continuare una politica che non lo affronta e che non gli dà soluzione». Il lavoro come diritti, come qualità, come necessità di creazione, come prospettiva per i giovani. La Cgil ha insistito molto su questo. In Abruzzo si parte dalla Carta di Pescara, sottoscritta tra la Regione, le imprese, le università e le parti sociali. Uno strumento destinato alle aziende che abbracciano i principi della sostenibilità con una serie di convenienze in materia fiscale e di legislazione di sostegno. La segretaria della Cgil ha anche commentato gli ultimi casi di femminicidio che hanno toccato da vicino l'Abruzzo: «Ci sono tantissime cose da fare che giustamente continuiamo a rivendicare ma che avrebbero bisogno di continuità nelle scelte politiche».

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