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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Il decreto terremoto è legge: ecco cosa dà a 14 centri abruzzesi. Contributi a privati e imprese, stop a bollette e imposte. Teramo favorita come sede dell’ufficio per la ricostruzione

TERAMO Busta paga pesante, stop per sei mesi alle bollette e al canone Rai, divieto di installare nuove slot, misure per il rilancio delle piccole e medie imprese, lo stanziamento di un fondo da 200 milioni per la ricostruzione. E poi misure di natura tecnica sul ruolo del commissario e per la ricostruzione pubblica e privata. Con il via libera dell'aula di Montecitorio, la Camera dei deputati ha definitivamente convertito in legge il decreto sul terremoto. Misure urgenti che riguardano i comuni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 24 agosto scorso, ma anche dagli eventi successivi di ottobre. I centri abruzzesi del cratere sono 14: 11 in provincia di Teramo (il capoluogo, Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Cortino, Crognaleto, Montorio, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana) e tre in provincia dell’Aquila (Montereale, Campotosto e Capitignano).
UFFICI SPECIALI. In ognuna delle regioni colpite è prevista l'istituzione di uffici speciali per la ricostruzione, presso i quali è costituito uno sportello unico per le attività produttive unitario. Da indiscrezioni, la sede abruzzese dovrebbe essere Teramo.
FONDO DA 200 MLN. Nasce un fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016, per gli interventi di immediata necessità.
CONTRIBUTI AL 100%. L'articolo 6 della legge disciplina le tipologie di danni agli edifici e, per ognuna di queste, gli interventi di ricostruzione e recupero ammessi a contributo. La misura del contributo è generalmente riconosciuta nella percentuale del 100%. Le case classificate A però sono escluse, a differenza che nel terremoto dell’Aquila.
BENI DANNEGGIATI. L'articolo 9 disciplina la concessione di contributi ai privati residenti nei comuni del cratereper i beni mobili danneggiati. Le modalità e i criteri per la concessione del contributo previsto sono definiti con i provvedimenti adottati dal commissario straordinario anche in relazione al limite massimo del contributo per ciascuna famiglia anagrafica.
AIUTI ALLE IMPRESE. S'interviene a favore delle micro, piccole e medie imprese, comprese quelle del settore agroalimentare, ubicate nei territori dei comuni interessati, che hanno subito danni, stabilendo per esse - per tre anni - priorità e gratuità nell'accesso al Fondo di garanzia per le Pmi e finanziamenti agevolati a tasso zero. Una quota di risorse, pari a complessivi 35 milioni di euro, è trasferita dal Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate alle contabilità speciali dei presidenti delle regioni interessate, in qualità di vice commissari.
VIETATE LE SLOT. E' vietata fino al 31 dicembre 2017, nei comuni colpiti, l'installazione di slot machine, videolottery e di altri apparecchi e congegni per il gioco lecito con e senza vincite in denaro.
STOP A BOLLETTE E CANONE RAI. È stabilita a sei mesi la sospensione dei termini di pagamento delle fatture relative alle utenze localizzate nei comuni colpiti con riferimento ai settori dell'energia elettrica, dell'acqua e del gas e per i settori delle assicurazioni, della telefonia e della radiotelevisione pubblica.
BUSTA PAGA PESANTE. E' stato previsto che i sostituti d'imposta, ovunque fiscalmente domiciliati nei comuni del cratere, a richiesta degli interessati, non devono operare le ritenute alla fonte a decorrere dal 1° gennaio 2017 e fino al 30 settembre 2017. La sospensione dei pagamenti delle imposte sui redditi mediante ritenuta alla fonte si applica per redditi di lavoro dipendente e assimilati e sui compensi e altri redditi corrisposti dallo Stato. Nei comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto la possibilità di non operare le ritenute alla fonte è riservata ai singoli soggetti danneggiati.

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