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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Questa unione si farà» Ballone preme sulla grande Confindustria. Alla vigilia della giunta il presidente degli imprenditori dà il via alla fusione: «L’Aquila? Valuteremo e risolveremo»

L'AQUILA «La regionalizzazione di Confindustria si farà. Una riorganizzazione complessa, di cui bisogna studiare tempi e modi, che speriamo di chiudere entro il 2017. Le volontà dei vari presidenti ci sono. Si tratta di superare piccole sfumature e resistenze, che esistono anche nelle migliori famiglie. E Confindustria non fa eccezione». Alla vigilia della seduta di giunta di Confindustria Abruzzo, prevista per oggi alle 16, a Pescara, che sancirà l'avvio del percorso per le nascita di un solo ente, Agostino Ballone, presidente regionale dell'associazione, traccia le linee guida. «Mi sto impegnando in prima persona perché l'operazione vada in porto», dice, «del resto, era un punto qualificante del mio programma di insediamento. In questo momento, tutte le posizioni sono proiettate alla volontà di perseguire un obiettivo che porti al superamento delle territoriali, a vantaggio di una Confindustria regionale». Ballone ne elenca i vantaggi: potenziamento del sistema dei servizi da fornire alle imprese, possibilità di cogliere più agevolmente gli stimoli che arrivano dal mercato industriale, una rappresentanza più forte e qualificata nei rapporti con le istituzioni e sui tavoli romani. Una partita, quella dell’unione, che si gioca sui numeri e le richieste che verranno poste sul tavolo di concertazione dai tre presidenti, Gennaro Zecca, Confidnustria Chieti-Pescara, Marco Fracassi, Confindustria L'Aquila e Cesare Zippilli, per Teramo. La sede legale, conferma Ballone, sarà all'Aquila. Quelle operative verranno dislocate nei vari territori, ma la governance diventerà unica: un solo presidente e un solo direttore a gestire le strutture operative delle diverse Confindustrie territoriali, che manterranno un presidio locale, tarato sulle esigenze delle realtà abruzzesi che rappresentano. E sul piatto della bilancia c’è anche la richiesta di Confindustria L'Aquila che, per bocca del presidente Fracassi, punta a svincolare i patrimoni immobiliari, lasciandoli fuori dalla regionalizzazione. In buona sostanza, ciascuna associazione territoriale manterrebbe la proprietà esclusiva della sede di riferimento. «Discuteremo anche di questa proposta, come delle altre che arriveranno», sottolinea Ballone, «anche se ogni territoriale ha un proprio patrimonio economico. Quindi, non vedo il problema dell'unificazione delle risorse. In giunta cominceremo a valutare tutti questi fattori. E' certo che, nel chiudere il percorso, bisognerà salvaguardare le strutture e il personale, in totale una quarantina di dipendenti». Per Ballone un matrimonio che "s'ha da fare", attingendo a una citazione manzoniana. «E' un matrimonio di interesse», conclude il presidente di Confindustria Abruzzo, «finalizzato a rafforzare l'intero sistema economico della nostra regione, per una politica industriale più efficace e incisiva».

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