PESCARA Non accenna a diminuire la cappa di polveri sottili che da circa un mese assedia la città. Gli ultimi dati sulla qualità dell’aria, resi noti dall’Arta, si fermano a giovedì scorso e anche in quel giorno, per l’ennesima volta, si sono registrati valori molto alti del famigerato Pm10, ossia le polveri con un diametro fino a dieci micron. Il caso più grave è stato segnalato come al solito in via Sacco, nel quartiere di Villa del Fuoco, periferia ovest della città. Pescara è a questo punto e ad un passo dal limite stabilito dalla legge dei 35 superamenti annui, oltre il quale diventa obbligatorio adottare misure per abbassare lo smog, tra cui i blocchi del traffico e una riduzione della temperatura dei riscaldamenti domestici. Ma le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto rosee. Secondo i meteorologi, dopo una breve perturbazione attesa nei primi giorni della prossima settimana, dovrebbero tornare le condizioni di tempo stabile nel periodo delle feste che comporteranno di nuovo una stagnazione dell’aria. Questa situazione dovrebbe portare ad un nuovo peggioramento della qualità dell’aria, con un aumento dello smog causato da un forte incremento del traffico in città per lo shopping natalizio e dalle emissioni della caldaie domestiche. Tutto questo potrebbe spingere l’amministrazione comunale ad adottare anticipatamente misure anti-smog. La settimana scorsa l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati, al termine di una riunione tecnica sull’inquinamento atmosferico, aveva assicurato che il Comune «sta monitorando continuamente la situazione ed è pronto ad adottare misure a tutela della salute dei cittadini». «La legge», aveva ricordato l’assessore, «impone l’adozione di misure in caso di raggiungimento del limite dei 35 superamenti annui del valore massimo accettabile del Pm10. Al momento, questo limite non è stato superato in nessuna zona della città. In realtà si riscontra, dalla lettura dei resoconti, che è solo la centralina in via Sacco quella che registra il maggior numero di superamenti». In effetti, è proprio la zona di via Sacco che si appresta a toccare il limite dei 35 superamenti. Stando ai dati registrati dalla centralina fino a giovedì scorso, il Pm10 in via Sacco ha raggiunto dall’inizio dell’anno 29 sforamenti giornalieri. In pratica, ne mancano solo 6 per arrivare alla soglia massima consentita dalla legge. Le altre zone controllate dalle stazioni dell’Arta sono a livelli più bassi. La zona del teatro D’Annunzio, sulla riviera sud, è a 16 giorni; via Firenze, a 17. L’amministrazione comunale, intanto, sta studiando eventuali misure da adottare. La Scotolati, in una recente intervista al Centro, aveva ipotizzato il ricorso alle domeniche ecologiche, o ai blocchi del traffico infrasettimanali e a una riduzione delle temperature dei riscaldamenti.