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Data: 19/12/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regione Abruzzo: documento economia e finanza, tra visione strategica e libro dei sogni

PESCARA - Una grande campagna di comunicazione dall’altisonante titolo “Noi abbiamo 2,5 miliardi di risorse, tu dicci come spenderli”. Questa novità molto social e dallo stile un po' grillino caratterizza il Documento di economia e finanza regionale (Defr), assieme alla promessa di abbassare le tasse, semplificare la macchina burocratica, portare avanti il piano riordino della rete ospedaliera, mentre lo slogan elettorale del 2014 “Abruzzo facile e veloce" lascia il passo al concetto di “sviluppo intelligente”.

Il Defr, che AbruzzoWeb ha consultato e sviscerato in anteprima, è un corposo documento propedeutico all'esame della legge di stabilità e al bilancio regionali, e doveva essere approvato nella scorsa seduta del Consiglio, presentato a tarda ora, poi la seduta si è sciolta per mancanza del numero legale.

“Una figuraccia”, per l’opposizione di Forza Italia, a cui ha però ribattuto il presidente della commissione Bilancio, Maurizio Di Nicola di Centro democratico, che, pur riconoscendo il ritardo nell'approvazione, ha chiarito che il rinvio è stato deciso "perché c'è necessità di integrare la bozza con gli aggiornamenti nazionali arrivati recentemente".

Nel Defr sono illustrate le strategie che la Regione si impegna ad attuare nei prossimi anni, le priorità, in che modo attuarle, e soprattutto con quali soldi.

Per le opposizioni, come vuole la tradizione dell’approvazione del bilancio, il Defr viene di solito bollato come un libro dei sogni, una novena di buone intenzioni. La maggioranza, invece, puntualmente lo enfatizza come un documento che dimostra la sua visione e progettualità dell’azione politica.

E la sua approvazione di solito scivola via senza particolari conflitti, visto che la guerra si scatena poi il bilancio di previsione vero e proprio, dove c'è la “ciccia”, ovvero i milioni di euro da allocare in questa o quella voce, a beneficio di questo o quel settore e portatore di interesse.

La lettura del Defr è in ogni caso molto istruttiva, perché di fatto rappresenta un'assunzione di responsabilità de governo regionale, e perché in quelle righe c’è scritto il futuro auspicabile per i cittadini.
DICCI TU COME SPENDERE

Nel Defr si conferma che oramai per una regione che deve sanare i debiti accumulati in decenni di bilanci fatti quadrare a debito delle generazioni future, in uno stato altrettanto indebitato e sotto il giogo del patto di stabilità europeo, l'unico vero ossigeno finanziario è proprio quello de fondi europei, del Masterplan per il Sud e altri finziamenti governativi. In tutto, si quantifica nel documento, 2,5 miliardi per i prossimi 3 anni. Da spendere per infrastrutture, sociale, lavoro, sviluppo economico, agricoltura, turismo ambiente e altri settori strategici che mai a poi mai la Regione può sostenere con le sue sole forze.

Ed ecco qui la prima idea a effetto annunciata nel Defr: un’imponente campagna di comunicazione dal titolo "Noi abbiamo 2,5 miliardi di risorse, tu mettici l'idea".

La campagna di comunicazione, si precisa, privilegia i social network, ovvero Facebook, Youtube, Twitter, comunicazione online e siti web.

Dopo questa prima fase, si passerà al coinvolgimento dei potenziali beneficiari, "grazie ai quali i diversi gruppi di destinatari saranno informati sui progetti, le modalità e procedure per accedere ai finanziamenti".

L’iniziativa sembra dunque essere pensata per ridurre la quota di finanziamenti europei non spesi e che tornano indietro. E quelli del Masterplan, su cui l’ex governo Renzi ha imposto tempistiche stringenti.
GIU’ LE TASSE

La Regione si impegna, poi, a ridurre di un punto di Irap e mezzo punto di addizione regionale Irpef, a seguito dell'uscita dal commissariamento della sanità, e con il venir meno delle rate annuali di ammortamento delle cartolarizzazioni.

Ma si specifica che andranno “condivise scelte equilibrate in favore di cittadini e imprese, anche tenendo conto dei reali dati di contribuzione".

Quella della riduzione delle tasse è stato un oggetto di battaglia in consiglio, visto che le opposizioni ritengono che questa misura andava già adottata da tempo.

Nel Defr, non si stabilisce una tempistica esatta,e si lascia intendere che la riduzione sarà graduale.
SEMPLIFICARE LA MACCHINA

Dopo la riforma della macchina burocratica regionale, che è stata una delle priorità del governatore, Luciano D’Alfonso, e che ha ridisegnato i dipartimenti e introdotto la figura del direttore generale, nel Defr si annuncia di che si intende proseguire sula stressa strada.

Ancora una volta si pone come obiettivo quello della riforma della governance regionale, attraverso l'approvazione, per esempio, del progetto di legge “Regione facilissima” per le imprese, che prevede iter semplificati della micidiale burocrazia, e ancora l'attuazione della legge numero 208 del 2015 della centralizzazione degli acquisti e l'adozione del nuovo sistema contabile.

Altro obiettivo è quello di abbattere i costi di gestione dell'enorme patrimonio immobiliare della regione, accorpando dove possibile gli uffici, e mettendo sul mercato quelli non utilizzati. E si farà un’apposita legge per regolare la locazione a canone agevolato degli immobili.

Si dovrà poi procedere alla introdurre controlli più rigorosi sulla gestione e i conti delle società partecipate.
LA CRESCITA INTELLIGENTE

C'è poi il capitolo dedicato alla “crescita intelligente”, cioè al sostegno ai settori della ricerca e dell'innovazione, in stretta sinergia con le Università.

Come già annunciato, la Regione a tal proposito sosterrà i poli di innovazione "caratterizzati da una reale capacità aggregativa e propensione alo sviluppo di nuove tecnologie". Leggasi: parte dei poli di innovazione non saranno più finanziati e le risorse, scarsine, saranno concentrate, solo su quelli più dinamici, come de resto richiesto dalla Comunità europea.

Come tradizione si inserisce anche quest'anno in questa voce la digitalizzazione di tutti i processi amministrativi e la realizzazione di una capillare rete di bada larga. Un obiettivo primario da almeno un decennio, ma lungi dall'essere stato ancora realizzato, anche se passi avanti in questi ultimi ani sono stati compiuti.

C'è poi il capitolo lavoro: i fondi europei saranno concentrati, par di capire, nella formazione dei disoccupati nei voucher formativi e per l'adeguamento professionale dei dipendenti, per il potenziamento dei centri per l'impiego, passati dalle Province alle Regioni, e che poi entreranno nel 2018 a far parte dell'Agenzia nazionale per il Lavoro (Anpal), gestita dal ministero del Welfare.

Altre misure centrali saranno ancora Garanzia giovani, per gli under 30 che non studiano e non lavorano, e che avrà una nuova dotazione di di 31 milioni di euro, e garanzia over, per incentivare l'occupazione dei disoccupati con più di 30 anni.
TURISMO ED ENERGIA

Veniamo al turismo: l'obiettivo è quello di predisporre un piano strategico triennale, e portare a termine gi interventi della rete delle piste ciclabili, attuando le misure già adottate per il turismo montano, e molto altro.

Dopo la prima edizione non entusiasmante Abruzzo Open day, si annuncia di voler consolidare l’appuntamento. Andrà anche approvata la legge che doterà anche l'Abruzzo, unica regione a non averla, di una Film commission.

Rientrano in questo capitolo anche i 17 progetti di ristrutturazione di beni culturali e restauro previsti nel Masterplan, da Villa Torolonia ad Avezzano alla Stella Maris di Montesilvano, passando per ex ospedale psichiatrico di Collemaggio a L'aquila e abbazia di Santo Spirito a Sulmona.
RIFIUTI ZERO E ACQUE PULITE E NO INCENERITORI

Nel settore dei rifiuti si ribadisce l'obiettivo "verso rifiuti zero", implementando la raccolta differenziata, e ribadendo il no a inceneritori.

Prioritaria resta la riparazione dei depuratori e la lotta agli scarichi abusivi, visto che risorse sono previste anche nel Masterplan, per ripulire le acque dei fiumi e del mare. Ci si impegna ad aggiornare il Piano di tutela delle acque regionali", a portare a termine un buon numero di interventi di messa insicurezza idrogeologica.

Oltre all’utilizzo dei fondi già disponibili per le bonifiche dei siti inquinati, si intende poi costituire un fondo di rotazione, e anche degli edifici che hanno amianto. Con una base di partenza di 2 milioni 500 mila euro in cinque anni. Sul fronte dell'energia si intendono realizzare nuovi impianti idroelettrici, e di mini idroelettrico, potenziare la quota energia da biomasse, ma con piccoli impianti.

Si annuncia un piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
TRASPORTI, FERROVIE E STRADE

Dopo la fusione delle tre società di trasporto regionale nella società unica Tua, l’obiettivo nel settore dei trasporti sarà quello di migliorare il servizio, razionalizzando la rete di trasporto, procedendo all'integrazione delle corse degli autobus con quelle dei treni con accordi da sottoscrivere con Trenitalia.

Si conferma la priorità di ammodernare la linea ferroviaria per accorciare i tempi di percorrenza Pescara-L'Aquila e Pescara-Roma.

Per quanto riguarda la rete stradale l'impegno definito più “grande” nel Defr è la Fondo valle Sangro, arrivato del resto al progetto esecutivo, un cantiere da 190 milioni di euro.

Si stabilisce di intervenire nella manutenzione e miglioramento della rete stradale nel suo complesso, e si cita anche la messa in sicurezza dell'autostrada A24 e A25. Per quanto riguarda i porti l'obiettivo è quello di concludere l'iter di approvazione dei piani regolatori portuali per Ortona e Pescara. Si ribadisce la volontà di collegare i porti abruzzesi a quelli laziali sotto l'autorità di Civitavecchaia e non di Ancona.
POLITICHE SOCIALI E LO SCOGLIO DELLA SANITA'

Si annuncia uno specifico disegno di legge "a garanzia dei diritti sociali dei cittadini abruzzesi", con una riorganizzazione complessiva dei servizi sociali. E l'approvazione del piano sanitario regionale.

Ma sul fronte socio-sanitario il grande scoglio sarà rappresentato dall'applicazione dei piano di riordino della rete ospedaliera, imposto dal governo, con l’uscita dal commissariamento, che non sarà certo una passeggiata.

Altra priorità sarà la sottoscrizione dell'accordo di programma quadro per la realizzazione dei nuovi ospedali di Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto e Giulianova, oltre al nuovo ospedale di Chieti in project financing, per cui si attende il bando di gara europeo.

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