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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Funivia, arriva in aula il progetto contestato. Se si vota vince il no. La maggioranza boccia il metodo della Regione e vuole altro. Il Pd punta a congelare l’opera. I grillini: serve il referendum

TERAMO La funivia arriva in consiglio comunale. Dopo il rinvio della settimana scorsa, il controverso progetto inserito nel Masterplan della Regione per collegare il centro al campus universitario di Coste Sant’Agostino oggi sarà discusso in aula. Non è detto però che si arrivi a un voto definitivo di promozione o bocciatura dell’intervento illustrato nei giorni scorsi dal governatore Luciano D’Alfonso alle commissioni consiliari. L’orientamento prevalente, però, è verso il no al piano che dunque, in assenza di un ulteriore rinvio, rischia di essere affossato. Gli approfondimenti richiesti in commissione, infatti, sono arrivati in municipio ieri mattina, per cui non c’è stato il tempo di esaminarli. Per questo il Pd solleciterà la sospensione del giudizio e un aggiornamento della seduta. La maggioranza s’incontrerà alle 10, un’ora prima della seduta consiliare, e ripartirà dal documento firmato a metà ottobre da 14 suoi rappresentanti più Raimondo Micheli (Fdi-An) in cui si contesta il metodo di selezione del progetto che non ha preventivamente coinvolto la città. Sarà riproposta anche la possibile destinazione dei dieci milioni di euro per la funivia ad altri scopi, come il recuperi di edifici storici, che sarebbero compatibili con l’emergenza creata dal sisma sull’edilizia scolastica. Il Movimento 5 stelle farà mettere ai voti la richiesta di un referendum in cui siano i teramani a decidere sull’utilità della funivia. L’esigenza di acquisire altri dati è evidenziata dall’associazione “BigBang” vicina al consigliere del Pd Flavio Bartolini e secondo cui la funivia è il primo tassello di un puzzle ricostruisca la relazione diretta tra ateneo e centro storico.

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