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Data: 20/12/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Bilancio della Regione: poche risorse e tanti debiti, la manovra ai raggi x. Trasporti e diritto alla mobilità: la previsione di spesa per far funzionare la società unica dei trasporti Tua, e altre voci, sarà di ben 244 milioni di euro, una cifra comunque leggermente più bassa rispetto al 2016

L'AQUILA - Sarà un bilancio di previsione che, tanto per cambiare, avrà l'obiettivo di tirare la cinghia, con pesanti sforbiciate a buona parte dei capitoli che lo compongono, quello che arriva oggi in Consiglio regionale, e su cui ci si prepara già alla battaglia che dovrà concludersi entro il 31 dicembre, altrimenti sarà esercizio provvisorio.

Una manovra da 6,2 miliardi di euro, dove la parte del leone la fa la spesa sanitaria, pari a 2,7 miliardi, e tutti gli impegni di spesa sono in diminuzione rispetto al 2016, tranne quelle per le politiche del lavoro, l'agricoltura e la cultura. Con 55:milioni destinativa coprire i disavanzi che possono emergere dal riaccertamento dei crediti e debiti passati.

Entrare nel dettaglio è, però, impossibile, perché con le nuove regole per la redazione dei bilanci le singole poste non sono dettagliate per ciascun capitolo e singolo destinatario, ma per macrovoci, ovvero in 30 “missioni”, ciascuna di esse divisa per “programmi”.

Sarà poi la Giunta regionale, ovvero i singoli assessori, approvato il bilancio, a decidere in autonomia come ripartire le singole poste.

I consiglieri potranno presentare, così, emendamenti per variare le dotazione tra questo e quel programma o missione. Ma sarà una partita ad armi impari, perché gli assessori della maggioranza già hanno in mente e hanno già conteggiato una ripartizione dettagliata del budget di ogni singola missione, per poter calcolare il totale.

Il guaio è che a oggi queste voci di dettaglio non sono scritte da nessuna parte. Già per gli addetti ai lavori sarà dura, figurarsi per il cittadino medio: capirci qualcosa sarà ancora più arduo.

Una cosa è però certa, le risorse a disposizione sono poche e l'unico vero ossigeno finanziario sarà quello dei fondi europei e del Masterplan per il Sud, oltre a pochi altri finanziamenti.

Lo dice chiaramente la delibera di Giunta che ha approvato l’11 dicembre scorso il bilancio di previsione 2016-2019, che dovrà poi essere votato in aula. Nel testo si premette che "il livello delle risorse finanziarie disponibili risulta inferiore rispetto a quello necessario” e che, dunque, “non è possibile l'iscrizione per intero degli stanziamenti richiesti".

La spesa regionale, si aggiunge, "resta fortemente compressa rispetto a quella degli esercizi precedenti, a causa dei rilevanti tagli alle risorse finanziare delle regioni” da parte dello Stato centrale.

Un bilancio appesantito, si ribadisce, anche dai debiti accumulati negli anni e anche da un'elevata spesa corrente.

Insomma, sarà l'ennesimo bilancio di previsione "lacrime e sangue” che, però, almeno conta sui 2,5 miliardi tra fondi europei e statali per poter realizzare infrastrutture, finanziare la spesa sociale, occupazionale e dello sviluppo economico e molto altro.

A seguire i passaggi salienti del bilancio di previsione, nelle sue singole missioni e programmi analizzati da AbruzzoWeb.
I COSTI DI GIUNTA E CONSIGLIO

Si comincia dalla missione “Servizi Istituzionali generali e di Gestione” che grossomodo riguarda l’amministrazione, il funzionamento della macchina burocratica di vertice della Regione. Si prevede di stanziare 189,2 milioni di euro, molto meno rispetto al 2016 quando la voce per questa spesa era di 284 milioni.

Scorrendo i programmi di cui è composta questa voce si osserva, però, che aumenta da 26,1 milioni a 31,2 milioni la spesa per gli "organi istituzionali", ovvero per il funzionamento del Consiglio e della Giunta regionale, che comprende le indennità di consiglieri e assessori, dei vari uffici di supporto e staff dei gruppi consiliari.

Visto che la spesa per il Consiglio non è aumentata, ma è ferma a 24 milioni di euro, si suppone che a essere salita sia quella relativa alla Giunta. Tuttavia, non è dato sapere, in un bilancio fatto di macrovoci, che cosa abbia determinato questo aumento con precisione.

Per le segreterie della Giunta, la spesa sarà poi di 1,5 milioni. Per riscuotere le entrate tributarie la Regione dovrà spendere 11,3 milioni, 1 in più rispetto al 2016, e in questa voce incidono anche le convenzioni con l’Agenzia delle entrate ed Equitalia. Aumentano anche le spese per statistica e sistemi informativi, da 6 a 7,6 milioni.

Scende la spesa per il programma "Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali generali e di gestione", da 114 milioni a 92,3.
DAL DIRITTO ALLO STUDIO ALLE CASE POPOLARI, TUTTE LE SFORBICIATE

La missione “Istruzione e diritto allo studio” precipita da 49,6 a 35,4 milioni. Scendendo nei limiti del possibile nel dettaglio, la voce, o programma, istruzione universitaria avrà un budget più risicato, da 34 milioni del 2016 a 20,3. La voce diritto allo studio scende da 9,1 a 7,4.

Meno risorse per la missione “Politiche giovanili, sport e tempo libero”, appena 1,3 milioni, contro gli 8,2 del 2016.

E per la missione “Turismo”, da 25,7 a 15,9 milioni. Ma scorrendo i singoli programmi si scopre che, se da una parte viene azzerata la voce “Politica unitaria per il turismo”, che nel 2016 era pari a 20 milioni, dall’altra si triplica a 15 milioni quella per “sviluppo e valorizzazione del turismo”, con conseguenze al dettaglio tutte da capire.

La missione "Assetto del territorio ed edilizia abitativa” avrà un budget di 21,7 milioni, quasi tutti per le case popolari. Per la Missione "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", 64,1 milioni, la voce più corposa è per il servizio idrico integrato, 30,3 milioni, seguito da 9,6 milioni per i rifiuti. Ci sono 13,5 milioni per la missione soccorso civile e 16,8 per la missione sviluppo economico e competitività. Anche queste ultime voci sono in diminuzione rispetto al 2016.
PIU’ FONDI PER LAVORO, AGRICOLTURA E CULTURA

Ad aumentare è invece il budget della missione "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", dai 31,2 milioni del 2016 ai 52,1 previsti per il 2017.

Raddoppia il budget per la formazione professionale, che arriva a 48,4 milioni, per il sostengo all'occupazione 460 mila.

Più risorse rispetto al 2016 per la missione "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", con dotazione prevista di 29,1 milioni.

A salire, e di parecchio, è anche la dotazione della missione "Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali", che passa da 1,7 milioni a 38,3, con 19,6 milioni per le attività culturali, 18,4 milioni per la valorizzazione dei beni di interesse storico.
TRASPORTI, SOCIALE E SANITÀ

Si passa poi alla missione, importantissima, "Trasporti e diritto alla mobilità”: qui la previsione di spesa per far funzionare la società unica dei trasporti Tua, e altre voci, sarà di ben 244 milioni di euro, una cifra comunque leggermente più bassa rispetto al 2016.

Altra importante missione è quella dei “Diritti sociali politiche sociali e famiglia”: il budget previsto anche qui si riduce, da 52,1 milioni a 38,7.

Entrando nello specifico dei singoli programmi, 5.964 mila euro per interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale, appena 200 mila per interventi per il diritto alla casa, 14,8 milioni, però, per la rete dei servizi sociosanitari e sociali.

La parte del leone la fa la missione "Tutela della salute" che, come sempre, è quella che più drena risorse a un ente Regione: la previsione di spesa complessiva, scandita in decine di programmi, è di 2,7 miliardi di euro.
IL COSTO DEI DEBITI

Nella missione “debito pubblico”, la Regione prevede di stanziare 127,4 milioni di euro per sostenere le spese sostenute per il pagamento degli interessi relativi alle risorse finanziarie acquisite dall'ente mediante l'emissione di titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e finanziamenti a medio e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie.

A questo si aggiungono i 203 milioni per la missione "Fondi da ripartire", ovvero la spesa prevista da accantonare per le spese obbligatorie e fondi di riserva per le spese impreviste o per i crediti di dubbia esigibilità.

Si aggiungono, infine, i 100 milioni per la missione “Anticipazioni finanziarie”, ovvero le spese sostenute per la restituzione delle risorse anticipate dall'Istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria, per fare fronte a momentanee esigenze di liquidità.

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