TERAMO I 10 milioni destinati alla funivia centro-università? Dirottiamoli per lo spostamento della centrale Enel della Cona. Il Partito Democratico teramano non perde tempo e, a due giorni dal consiglio comunale che ha sancito il no alla funivia, lancia una proposta alternativa che consenta di lasciare quei soldi in città. Scrive la consigliera comunale Pd Francesca Chiara Di Timoteo: «All’indomani dell’autobocciatura durante l’ultimo consiglio comunale del finanziamento relativo alla realizzazione della teleferica di collegamento tra la città e l’università, proposta dalla maggioranza Brucchi nel programma di governo e di fatto recepita dalla Regione Abruzzo nel Masterplan, è assolutamente doveroso oggi avviare con gli organi regionali un lavoro efficace finalizzato a conservare i relativi finanziamenti su progetti che abbiano un respiro e un obiettivo di portata regionale ma siano legati al territorio della nostra città. Torniamo a ribadire la nostra concreta proposta di intervenire in tempi brevissimi per risolvere una delle criticità ambientali e infrastrutturali più rilevanti del nostro territorio concernente la presenza, nel cuore di un quartiere popoloso come la Cona, di una centrale elettrica Enel che oltre ad avere un impatto ambientale ed urbanistico devastante espone a possibili gravi rischi per la salute i residenti, come è emerso nel corso del convegno organizzato dal comitato di quartiere lo scorso 9 aprile. Più volte in consiglio comunale abbiamo ribadito la necessità di recuperare un intervento che già la giunta Sperandio pose al centro della propria attenzione, imponendo all'Arta un controllo delle onde elettromagnetiche e avviando un confronto con l'Enel al fine di attivare un protocollo d'intesa sottoscritto dal presidente dell'Enel Chicco Testa e dal sindaco Sperandio, avente come obiettivo la dislocazione della centrale in un'area agricola prospiciente, lontano dalle abitazioni. Purtroppo tale accordo è rimasto chiuso nei cassetti delle amministrazioni succedutesi dal 2004 in poi». «Raccolgo e sostengo la richiesta di interlocuzione con gli organi regionali lanciata responsabilmente dalla minoranza Pd della città di Teramo. Se da un lato abbiamo il dovere di rispettare la scelta deliberata dal consiglio comunale, al tempo stesso rivendichiamo il sacrosanto diritto di far rimanere un investimento così importante sul nostro territorio». Con queste parole il capogruppo Pd all’Emiciclo, Sandro Mariani, fa eco a Di Timoteo. «Ci viene chiesto l’impegno e ci vengono chiesti i fatti, per cui ci faremo carico di avviare prontamente la necessaria interlocuzione, potendo esibire la concretezza della proposta alternativa, utile ad intessere un efficace spostamento delle risorse contrattate nel patto con il governo, affinché ci sia un utilizzo coerente con le linee di finanziamento, ma soprattutto immediatamente cantierabile per il bene della città di Teramo», conclude Mariani.