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Data: 23/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Conclusi i lavori infiniti ecco l'autostrada del Sud

REGGIO CALABRIA «Con Matteo, avremmo dovuto fare questo percorso insieme in auto, io e lui fino in fondo». Il primo pensiero del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, è per Renzi. Nel grande viaggio in pullman per la chiusura dell'ultimo cantiere su quella che fu la A3 Salerno-Reggio Calabria, l'ex presidente del Consiglio è il grande assente. Fu lui, a luglio, ad annunciare questa scadenza per «sfatare il luogo comune dell'infrastruttura grande incompiuta nel Sud», ma tocca al nuovo governo e al premier Gentiloni celebrare la chiusura di tutti i cantieri che hanno ammodernato la grande autostrada di collegamento con la Calabria, che venne pensata nel 1961 e fu inaugurata, nella sua prima versione, nel 1974.
443 CHILOMETRI
Un totale di 443 chilometri, tre regioni attraversate (Campania, Basilicata, Calabria), 190 gallerie, 480 viadotti, la Salerno-Reggio Calabria cambia nome dopo il suo restyling cominciato nel 2003, con impulso decisivo due anni e mezzo fa. Da oggi si chiamerà A2, come naturale continuazione della A1 Milano-Napoli, ma anche Autostrada del Mediterraneo. Le tre corsie finiscono a Sicignano degli Alburni, ma è la Campania e il primo tratto della Basilicata quello a maggiore flusso di traffico, soprattutto nel periodo estivo. E qui si concentrano le tre corsie e comincerà la sperimentazione del sistema Smart road, che controllerà via wi-fi auto e movimenti.
«Per anni, questa autostrada è stato il simbolo negativo dell'abbandono del Mezzogiorno e dell'inefficienza dello Stato nel sistema infrastrutturale - dice il presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani - Abbiamo capovolto questo luogo comune, mantenendo la promessa e l'impegno di chiudere l'ultimo cantiere prima di Natale».
E il momento clou è alle 12.30, quando a piedi il ministro Delrio percorre l'ingresso della galleria Laria di 597 metri, che segna l'abbattimento del virtuale diaframma nell'ultimo cantiere, che attraversava una ventina di chilometri e una serie di svincoli. È il secondo viadotto più alto d'Europa. Il primo è in Francia. Subito dopo arriverà lo svincolo di Campotenese, che è l'uscita autostradale collocata più in alto nell'intera Europa. Già, perché - spiegano i tecnici dell'Anas - nonostante il nome, nonostante il collegamento tra due città di mare come Salerno e Reggio Calabria, la A2 è un'autostrada di montagna, con ben 200 chilometri di viadotti e gallerie. E l'isolamento calabrese di secoli scorsi ha la sua spiegazione anche nella natura del suo territorio. «Ci sono forme di granito simili a quelle che si trovano in zone alpine» spiega l'ingegnere Manzi.
Non è stato semplice. E il ministro Delrio ricorda: «Certi territori erano controllati da ndrine della criminalità organizzata calabrese, che avevano interesse a lavori eterni, a ritardi, a cantieri sempre aperti su cui procurarsi guadagni con estorsioni e imposizioni di subappaltatori. Abbiamo dimostrato che questo sistema, che si alimenta di inefficienza, si sconfigge solo con il lavoro costante».
ATTENTATI INTIMIDATORI
Nel 2010, un dossier dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria raggruppò ed elencò qualcosa come 119 attentati intimidatori, concentrati soprattutto negli ultimi 32 chilometri di quello che era il Quinto macrolotto di lavori. «La scommessa è stata fare l'ammodernamento continuando a far circolare il traffico» spiega il presidente Armani. Anche la tangenziale di Reggio Calabria, proseguimento naturale dell'autostrada nel suo tratto finale, subirà interventi: 44 milioni di euro di investimenti, per cantieri di manutenzione che si apriranno e resteranno aperti due anni.
«È un privilegio essere qui e ringrazio tutti quelli che hanno lavorato a questa bellissima impresa - dice nel discorso conclusivo il premier Paolo Gentiloni, arrivato in aereo a Reggio Calabria - Scusate il ritardo, ma abbiamo vinto una guerra contro i luoghi comuni. Un grazie particolare devo farlo a Matteo Renzi che, da presidente del Consiglio, per due anni ha insistito e premuto perché fosse sfatato un pregiudizio negativo, con ironia verso l'intero Paese Italia accusato di essere inaffidabile. Non è così. Quando prendiamo un impegno, lo manteniamo. Ovunque».

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