Via libera con 16 voti favorevoli e 4 astensioni il piano di risanamento del Centro turistico del Gran Sasso, con il contestuale trasferimento straordinario alla società di 1 milione e 450mila di euro. La somma è finalizzata all'estinzione del mutuo con l'Istituto bancario Intesa San Paolo, rispetto al quale il Comune aveva assunto obbligazioni di garanzia con una ipoteca sull'hotel Cristallo; mutuo rinegoziato, rispetto all'iniziale esposizione per 3 milioni e 200mila euro, sulla base di un accordo transattivo tra le parti. L'occasione ha fornito lo spunto per un lungo dibattito sul futuro delle società partecipate condito da accuse reciproche fra maggioranza e opposizione. Alle critiche sulle assunzioni clientelari effettuate all'Asm durante la giunta Tempesta hanno fatto da contraltare le preseunte assunzioni lottizzate dei lavoratori sulle macerie (pollice verso di Luigi D'Eramo). Ettore Di Cesare ha sottolineato il flop dell'operazione Invitalia sul Centro turistico che avrebbe dovuto portare ala cessione del 49% delle azioni alla società, che non si è mai concretizzata. Il consiglio ha riconosciuto in seguito un debito fuori bilancio di 23mila 219 euro, relativo a contenziosi.