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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
D'Alberto rilancia e accusa: «Funivia bocciata in aula con un voto politico per impedire il confronto» Il Pd: serve un tavolo sul futuro della città

TERAMO Il Pd non molla. Nonostante la sua mozione in consiglio comunale sia stata respinta dalla maggioranza, ripropone l’apertura di un tavolo permanente sulla vocazione della città a partire dal rapporto con l’ateneo. Una questione, secondo il capogruppo Gianguido D’Alberto, che va oltre la «brutta pagina» del no pronunciato in aula al progetto della funivia che avrebbe collegato piazza San Francesco al campus universitario di Coste Sant’Agostino. «Il vero problema del voto politico sull’intervento da parte della maggioranza», sottolinea il consigliere, «è che si è rifiutata l’apertura di un confronto sull’identità di Teramo». D’Alberto chiarisce che il progetto della funivia necessitava di approfondimenti, per cui non sarebbe stato possibile approvarlo nell’ultima seduta consiliare, ma definisce «pregiudiziale» la chiusura del centrodestra che avrebbe sacrificato il dialogo sul destino della città «a vantaggio del futuro politico di qualcuno». Il confronto sul quel tema, che abbraccia anche la ricucitura della relazione con l’università, è invece impellente. «Se Teramo vuol essere capoluogo non solo per legge», insiste D’Alberto, «dobbiamo puntare su quello che abbiamo, piuttosto che piangere sulla perdita della prefettura e su cose in cui non possiamo incidere». Il rapporto con l’ateneo in chiave vocazionale per la città non è mai stato approfondito, a detta del capogruppo dem. «Poi però non ci possiamo lamentare se la facoltà di giurisprudenza va a Pescara», rileva, «il sistema universitario si muoverà sempre di più in un contesto regionale e noi mandiamo la nostra a trattare con le altre in condizione di forte svantaggio». Accantonata la funivia, dunque, andrebbe approfondito l’argomento della prosecuzione della ferrovia fino al centro. Il sindaco Maurizio Brucchi ne ha parlato in consiglio come soluzione alternativa per incentivare la mobilità sostenibile. D’Alberto, però, evidenzia una contraddizione. «Il prolungamento dei binari», osserva, «è in contrasto con l’arretramento della stazione già approvato dalla giunta». La proposta è dunque di fermare questo intervento per ripensare la viabilità urbana. Sulla bocciatura della funivia il consigliere fa anche una notazione politica. «L’hanno votata in quattordici, in pratica una minoranza della maggioranza», conclude, «non può di certo essere considerato un successo politico».

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