Scuolabus tamponato da una Fiat 600 ad Atessa, quattro i feriti, tra cui due bimbe, mentre a Villa S. Maria una donna muore precipitando da oltre 3 metri da un orto. Giornata di cronaca pesante quella registrata ieri in ValSangro. Quanto all'incidente stradale che ha coinvolto lo scuolabus è avvenuto alle 13.40, in località Piana la Fara di Atessa. Il bussino degli scolaretti delle elementari era a servizio del confinante comune di Perano, gestito dalla ditta Sottilini di Atessa. Data la vicinanza territoriale diverse famiglie hanno iscritto i loro figli a Perano. Improvvisamente una Fiat 600 ha tamponato lo scuolabus fermo per far scendere uno degli ultimi bimbi sugli 11 trasporti ieri, mentre nella norma sono 30. Si era praticamente al termine del giro. Nell'impatto la peggio l'hanno avuto il conducente dell'utilitaria, M.C., 42 anni, di Perano, e la figlia di 14 anni che era seduta a fianco. Entrambi sono stati trasportati e ricoverati dall'elisoccorso del 118 all'ospedale di Pescara per trauma cranico. Le due scolarette, di 6 e 9 anni, residenti rispettivamente a Preano e Altino, sono state invece prudenzialmente trasportate all'ospedale di Lanciano per accertamenti diagnostici. Anche le loro condizioni, fortunatamente, non destano preoccupazioni. L'indagine sull'incidente è affidata ai carabinieri del Norm di Atessa, diretta dal Luogotenente Federico Ciancio. Ci siamo molto spaventati, dice il sindaco di Perano Gianni Bellisario. Fortunatamente i feriti non sono gravi. Quella trascorsa è una settimana nera per gli scolaretti dopo il caso dei due bimbi di S. Vito rimasti chiusi nello scuolabus, anche fino a 5 ore, senza che nessuno se ne accorgesse.
PRECIPITA DAL MURO Drammatica invece la sorte di Lucia Finamore, 86 anni, di Villa S. Maria, che ieri alle 10 è precipitata dal suo orto sopraelevato, recintato da un muro. La donna, che ha perso l'equilibrio per un capogiro, è precipita da tre metri nella strada sottostante, in via Congrega, mentre raccoglieva verdure e dava da mangiare ai gatti. L'indagine sul tragedia è condotta dai carabinieri locali, diretti dal maresciallo Fabio Di Toro. La procura di Lanciano ha disposto l'esame cadaverico esterno che ha accertato il decesso per trauma cranico.