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Data: 24/12/2016
Testata giornalistica: Mapero'
Lolli e Camillo, che scintille di Lilli Mandara

Forse non si sono visti, certo non si sono parlati, né confrontati. Insomma, ognuno per la propria strada. E che strade.
Due reazioni, di cui una sicuramente un po’ scomposta: una di apertura, l’altra di scherno e di invito a tenere le bocche cucite, una democratica l’altra stizzita e censoria. Ieri l’assessore Giovanni Lolli e il fedelissimo del governatore Camillo D’Alessandro si sono prodotti in due risposte alla Cna di taglio diametralmente opposto. Due facce della stessa medaglia regionale abruzzese, sicuramente.

Era cominciato tutto due giorni fa, con la Cna che sollecitava interventi urgenti a sostegno del grande malato dell’economia abruzzese, l’artigianato

“che attende dalle istituzioni una chiara inversione di tendenza nell’attenzione, nella messa a disposizione di risorse finanziarie, di politiche attive”.

La piattaforma viene illustrata in una conferenza stampa dalle principali associazioni regionali del settore (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato) oltre che dai sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. Insomma, gli artigiani chiedono un cambio di passo alla Regione, le imprese chiudono, il lavoro crolla e la Giunta sta a guardare.
Apriti cielo.
Il fedele Camillo, che con la Cna ha il dente avvelenato dai tempi in cui denunciò la cancellazione del Frecciarossa dagli orari invernali di Trenitalia, verga un comunicato che dire stizzito è dire poco:

“Destano un certo stupore le dichiarazioni di alcuni degli esponenti delle organizzazioni artigiane, che non corrispondo a realtà”.

Insomma il compagno Boria nega l’evidenza, che invece Lolli non fa fatica a riconoscere, e va giù a elencare una serie di mirabili iniziative messe in campo dalla Regione. E conclude invitandoli a starsi zitti:

“D’ora in avanti li invitiamo a evitare il metodo non molto costruttivo delle conferenze stampe (tanta la foga che gli scappa un plurale di troppo) comizianti, e a utilizzare il metodo più consono ad una moderna cultura concertativa del portare le proposte nei tavoli che sono istituiti e di cui fanno parte”.

Di tutt’altra pasta la replica di Giovanni Lolli, che sceglie la strada di una lettera aperta, accorata e solidale. Intanto, la presa d’atto che la crisi c’è ed è profonda:

“Carissimi, le questioni da voi poste nel documento presentato ieri pubblicamente, sono molto serie e meritano sia una risposta immediata, che una rafforzata attenzione da parte della Regione Abruzzo. E’ vero: soprattutto nell’ultimo anno c’è stata una prima, parziale ripresa economica e produttiva nel settore industriale (sia pure ancora frammentaria), ma questa ha riguardato prevalentemente le medie e grandi imprese. Nel mondo della piccola e piccolissima impresa, invece, rimane una sofferenza fortissima che richiede senza dubbio un pacchetto di interventi specifici”.

Poi va avanti rispondendo nel merito alle proposte avanzate dalle associazioni, con cognizione di causa e precisione di interventi. E conclude invitandoli a un incontro il prossimo tre gennaio.
ps1: adesso, se voi poteste scegliere, che fareste? Ditelo, per favore.

ps2: ma il buon Camillo non è il coordinatore della maggioranza? Bella, bellissima prova di coordinamento.

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