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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Polveri alte per 35 giorni. Il Comune pronto a limitare l’uso dei riscaldamenti per ridurre l’inquinamento. L’Arta ha scritto una lettera al sindaco per avvertirlo che via Sacco ha raggiunto il massimo di superamenti annui del Pm10

PESCARA Via Sacco si conferma la strada più inquinata di Pescara: ha raggiunto i 35 superamenti annui del limite giornaliero delle polveri sottili. Lo rivela l’Arta con una lettera indirizzata al sindaco Marco Alessandrini. In base alla legge, adesso l’amministrazione comunale è obbligata ad adottare al più presto misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico. E la prima misura è in arrivo. È stata già predisposta un’ordinanza, che il primo cittadino dovrebbe firmare in questi giorni, per limitare l’uso dei riscaldamenti. Il provvedimento, secondo quanto riferito ieri dall’assessore all’ambiente Loredana Scotolati, dovrebbe ricalcare quello già emanato il 31 dicembre dell’anno scorso, ma con un’aggiunta. Ossia, l’invito alle famiglie ad evitare l’utilizzo dei caminetti, considerati tra le fonti più inquinanti. Rinviata all’anno prossimo, invece, l’adozione di misure di riduzione del traffico. La lettera dell’Arta. Nel giorno dell’antivigilia di Natale, il direttore del distretto dell’Arta Luigi Pettinari e il responsabile del settore Centro di rilevamento della qualità dell’aria Sebastiano Bianco hanno inviato una comunicazione al sindaco (nella foto in alto) per metterlo al corrente della situazione di via Sacco, strada del quartiere periferico di Villa del Fuoco. «Il valore del Pm10 (cioè le polveri sottili con diametro inferiore a 10 micron, ndr) misurato nella stazione di via Sacco in data 22 dicembre», si legge nella lettera indirizzata ad Alessandrini, «è stato superiore al valore limite per la protezione della salute umana pari a 50 microgrammi per metro cubo». Il valore registrato è stato di 54 microgrammi. Da qui, l’avvertimento. «Si comunica che per la stazione di via Sacco», è scritto ancora, «il parametro Pm10 ha raggiunto i 35 superamenti annui del limite giornaliero consentiti dal Decreto legislativo, numero 155, del 13 agosto 2010». Decreto che obbliga gli enti locali ad adottare provvedimenti immediati contro lo smog. Limiti per i riscaldamenti. Una prima misura dovrebbe scattare nei prossimi giorni. Ieri, l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha rivelato che l’ufficio tecnico del Comune ha già preparato l’ordinanza per limitare l’uso dei riscaldamenti che, a detta degli esperti, produrrebbero almeno il 50 per cento delle polveri sottili presenti nell’aria. Il contenuto dell’ordinanza, che andrà presto alla firma del sindaco, non è ancora noto, ma secondo l’assessore all’ambiente dovrebbe ricalcare il provvedimento già adottato alla fine dell’anno scorso, anche allora emanato per il superamento del Pm10. Quello precedente prevedeva una riduzione del limite massimo giornaliero di accensione delle caldaie da 12 a 10 ore e l’abbassamento di un grado della temperatura delle caldaie domestiche, da 20 a 19 gradi e a 17 per le attività industriali e artigianali. L’unica novità dovrebbe riguardare l’invito ai cittadini ad utilizzare il meno possibile i caminetti. Rinviate le misure anti traffico. Nessun blocco del traffico, almeno per ora. Se ne riparlerà l’anno prossimo ormai alle porte, se i livelli di smog dovessero mantenersi ancora alti. Allo studio de degli uffici comunali ci sono in particolare due misure: il ritorno delle domeniche ecologiche e i blocchi infrasettimanali della circolazione delle auto. «Saranno i tecnici a decidere i provvedimenti migliori», ha affermato l’assessore all’ambiente. Escluse, invece, le targhe alterne, già adottate con scarsi risultati nei primi mesi di quest’anno. I dati delle centraline. Per quasi tutta la settimana prima di Natale le stazioni dell’Arta hanno segnalato valori delle polveri sottili al di sopra dei limiti di legge. Una piccola tregua si è registrata solo il 23 dicembre, ultimo giorno reso noto dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale. Il Pm10 ha toccato i 33 microgrammi per metro cubo in via Sacco, contro il limite di 50, fino a raggiungere i 34 e i 35, rispettivamente, nella zona del teatro D’Annunzio e in via Firenze. La qualità dell’aria, comunque, è stata giudicata scadente dai tecnici dell’Arta sulla base dei rilevamenti effettuati messi a confronto con alcuni parametri. Decisamente più allarmante la situazione registrata il giorno prima, cioè il 22 dicembre. Forse a causa dell’aumento del traffico per lo shopping natalizio, i valori delle polveri sottili sono schizzati all’insù. Nella zona del teatro D’Annunzio, sulla riviera di Porta Nuova, sono stati segnalati 39 microgrammi; nella centralissima via Firenze, 42; e in via Sacco, nell’estrema periferia ovest, ben 54, al punto da meritarsi il giudizio di qualità dell’aria pessima. E proprio in quel giorno via Sacco ha raggiunto il tetto massimo dei 35 superamenti annui. L’anno scorso, nello stesso periodo, la situazione era ben peggiore: via Firenze aveva raggiunto 44 superamenti giornalieri e via Sacco 49. Valori ancora più alti sono stati indicati dalle centraline mercoledì 21. Al teatro D’Annunzio sono stati rilevati 42 microgrammi, in via Firenze 46 e in via Sacco addirittura 58. Cosa dicono gli esperti. Il livello di concentrazione del Pm10 nelle aree urbane aumenta nel periodo autunno-inverno, cioè quando al traffico delle auto si aggiungono le emissioni delle polveri derivanti dall’accensione degli impianti di riscaldamento. Le condizioni meteo del periodo, solitamente, favoriscono un innalzamento delle polveri sottili a causa della stagnazione dell’aria. Studi epidemiologici, tuttavia, rivelano che le alte concentrazioni di polveri sottili hanno un notevole effetto negativo sulla salute umana.

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