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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative - Pd, ipotesi Pietrucci per la candidatura a primo cittadino. Si fa strada il tandem con Di Benedetto (assessore Bilancio?). Ma Lolli non sembra convinto e De Paolis rilancia le primarie

L’AQUILA Sbagliava, chi sosteneva che il referendum potesse passare senza colpo ferire sugli equilibri interni del Pd aquilano, a pochi mesi dalle elezioni comunali. E così la voglia di rinnovamento e discontinuità sancita dal verdetto delle urne, si manifesta in un rimescolamento di situazioni che si credevano consolidate. Non è un caso se tra le voci su un possibile candidato del partito di maggioranza, si fa strada l’ipotesi Pierpaolo Pietrucci. Le stesse voci, che parlano di un “tandem” con Di Benedetto, già indicato come successore di Cialente, nel quale l’attuale presidente della Gsa siederebbe sul sellino dell’assessore al bilancio. Una ipotesi alla quale il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, non crede. Altra ipotesi circolante nei corridoi della politica, sempre nel segno della discontinuità rispetto al passato, è quella di un esterno al Pd, una figura di grande spessore in grado di ricompattare gli animi, ipotesi sulla quale avrebbe posto il veto la senatrice Stefania Pezzopane. «Affronteremo insieme l’argomento delle candidature», taglia corto Lolli, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe già dato l’avallo al tandem Pietrucci-Di Benedetto. «Non ho mai dato il via libera a ipotesi di questo tipo e il candidato lo sceglieremo insieme alle altre forze della coalizione alla ripresa dell’attività politica. Per fortuna, mi arrivano buone notizie sul fronte della tenuta della coalizione». A esprimere riserve sul duo Pietrucci-Di Benedetto, anche altri esponenti importanti di maggioranza, come i rappresentanti dei partiti più a sinistra, perplessi sulle recenti prese di posizione del consigliere regionale del Pd sulla riperimetrazione dei parchi naturali. Quello che invece sembra emergere dai rumors di questi giorni, sarebbe la rinuncia alle primarie da parte del centrosinistra, alle quali invece un gruppo di consiglieri capeggiati da Tonino De Paolis puntava, e che sosteneva la necessità di presentare la rosa delle candidature entro il 10 gennaio prossimo. Insomma, di nodi da sciogliere all’interno del Pd ce ne sono, mentre l’ala giovane del partito continua a essere convinta della necessità di tornare all’antico, a una coalizione come quella dei tempi d’oro dell’Ulivo. Un’esperienza difficilmente replicabile, considerando le spaccature che il referendum ha evidenziato tra le varie anime dell’attuale coalizione. I rappresentati dei partiti più a sinistra hanno insistito per avere un tavolo di maggioranza nel quale discutere di aspetti importanti dell’azione amministrativa in vista dell’ultimo scorcio di legislatura, ma la sensazione è che ormai si giochi un po’ di rimessa, in quanto a scelte strategiche. In attesa di un confronto per capire chi è dentro e chi è fuori.

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