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Data: 31/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
A casa Di Lorenzo a Sulmona arriva il premier, pasticcini e silenzi

Non era potuto intervenire personalmente al funerale lunedì scorso, ma il premier Paolo Gentiloni non ha voluto chiudere l'anno senza far sentire la sua vicinanza alla famiglia Di Lorenzo che il 19 dicembre scorso ha perso nell'attentato di Berlino la sua Fabrizia. Così ieri il presidente del consiglio è arrivato in elicottero nel campo sportivo di Pettorano sul Gizio e da qui ha raggiunto in auto via Arabona: quella strada alle porte di Sulmona da dove Fabrizia era partita tre anni fa alla volta della capitale tedesca per costruirsi un futuro e una carriera. Il primo ministro è arrivato in casa Di Lorenzo alle 11,15 ed è uscito poco dopo mezzogiorno, accolto dal sindaco Annamaria Casini che ha solo dato il saluto della città per poi lasciare Gentiloni con la famiglia Di Lorenzo ad un incontro strettamente privato.
Caffè e pasticcini, intorno al tavolo insieme al Presidente del Consiglio si sono seduti il padre, la madre, il fratello e la nonna di Fabrizia. Un momento di cordoglio e commozione che ha riscaldato questa fredda, gelida, fine dell'anno, e a cui sono seguiti gli impegni del governo per onorare la memoria di questa ragazza di trentuno anni che da sola, con il suo studio e la sua preparazione, si era fatta strada nel mondo del lavoro, fino ad entrare nell'organigramma di una multinazionale dei trasporti. A Fabrizia saranno intitolate così dieci borse di studio post lauream per tirocini formativi in aziende del territorio abruzzese: occasione colta al volo dall'università dell'Aquila a cui il ministero della Pubblica Istruzione finanzierà l'operazione. «Si tratta di un primo pacchetto di borse e ringrazio la rettrice dell'Aquila, Paola Inverardi, che ha subito offerto la sua collaborazione. Sono certa che altri atenei potranno seguire questa traccia - ha commentato il ministro Valeria Fedeli -. I dieci tirocini saranno destinati ai migliori laureati, da inserire nel tessuto produttivo abruzzese, in collaborazione con le principali aziende del territorio. Mettere in contatto giovani meritevoli con le imprese ci sembra il modo migliore per ricordare Fabrizia e rendere omaggio ad una giovane preparata, desiderosa di scoprire il mondo, ma che amava anche profondamente il suo territorio. Una ragazza che purtroppo ci è stata strappata via nel più barbaro dei modi».
Nessun commento, invece, da parte del presidente del consiglio, blindato nella sua visita, anche nel rispetto dell'atteggiamento avuto finora dalla famiglia Di Lorenzo che da quel maledetto lunedì di Berlino si è chiusa in un dolore intimo e silenzioso.

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