ROMA Stop agli scatti di anzianità dei dipendenti Alitalia, da domani al 28 febbraio 2017. La compagnia aerea, in una lettera inviata ieri ai dipendenti e ai sindacati, spiega che la decisione è stata presa perché il contratto nazionale «perderà definitivamente ogni efficacia il 31 dicembre e cesserà di disciplinare i rapporti di lavoro». Di conseguenza manca «un'organica disciplina collettiva», e quindi sarà riconosciuto, «in via assolutamente temporanea», il trattamento economico e normativo in linea con la disciplina» del contratto in scadenza. In altre parole saranno esclusi gli incrementi retributivi connessi all'anzianità che maturerebbero a partire da gennaio 2017.
Pronta la risposta dei sindacati, che confermano la posizione «di assoluta contrarietà nel metodo e nel merito, sia alla decisione di recesso del contratto nazionale sia del congelamento degli automatismi. Dall'Anpav, l'Associazione degli assistenti di volo, viene sottolineato che la decisione unilaterale dell'azienda, «è discriminante per i quasi 3.800 dipendenti che subiranno tale iniziativa. Viene ripercorso un vecchio schema che vede addebitare al fattore lavoro l'onere di errori altrui».
La sospensione degli scatti d'anzianità per 60 giorni, nelle intenzioni aziendali dovrà servire per pattuire il rinnovo del contratto. «In ogni caso il negoziato - afferma l'Anpav - dovrà avere un punto di partenza di equità: pertanto, auspichiamo che Alitalia ritiri la decisione anche ad evitare che la trattativa contrattuale sia preceduta da una nuova stagione di ricorsi legali».
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl assicurano l'impegno, «già dai prossimi giorni, per aprire il negoziato sul contratto collettivo sulla base della piattaforma presentata». Anche Alitalia assicura che «rimane ferma la volontà di Assaereo e dell'azienda di avviare le trattive per la stipulazione in tempi brevi del contratto che disciplini equamente e in maniera innova le future condizioni lavorative».