L’AQUILA «La proroga dei contratti ai lavoratori a tempo determinato e ai cococo è positiva, ma è soltanto l’inizio». Così la Cgil commenta il provvedimento contenuto nel decreto Milleproroghe varato dal governo, che riguarda da vicino anche il personale impiegato nella ricostruzione. E sempre in tema di ricostruzione, esprime soddisfazione il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, dopo l’approvazione del bilancio regionale. «A distanza di alcuni mesi di lavoro serratissimo, abbiamo garantito, grazie a un mio emendamento approvato in aula», sottolinea Pietrucci, «l’adeguamento della legge regionale sulla riduzione del rischio sismico alle recenti modifiche introdotte nel regolamento attuativo, dando così definitiva soluzione al gravoso problema riguardante il blocco delle autorizzazioni, che altrimenti rischiava di paralizzare le attività dei cantieri impegnati nella ricostruzione del cratere sismico». Dunque, una fine anno che fa ben sperare, per i tanti lavoratori, le imprese, ma anche i cittadini ancora alle prese con il lungo e farraginoso processo della ricostruzione post-sisma. Pietrucci, in merito allo sblocco delle pratiche pendenti, precisa che «è stato garantito mediante l’inserimento di una norma transitoria, da me e Giovanni Lolli fortemente voluta, che consentirà agli uffici regionali di rilasciare nei prossimi giorni un’attestazione di avvenuto deposito avente valore di autorizzazione, senza ulteriori obblighi istruttori. Chiedono la riapertura del confronto, il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti e il segretario della Cgil-Fp, Francesco Marrelli. «Siamo stati in questi anni in prima linea», affermano, «per ricercare soluzioni normative finalizzate a dare certezza a chi continua a garantire servizi alla collettività. Parliamo di lavoratori impegnati nella ricostruzione edilizia, sociale ed economica del cratere sismico. Non a caso nei tavoli istituzionali costituiti successivamente al sisma e che hanno visto il coordinamento della Regione Abruzzo con la partecipazione delle forze sociali del territorio, dei parlamentari e delle figure di governo, in particolare del sottosegretario De Micheli, la Cgil ha evidenziato la necessità di avviare un tavolo di confronto specifico per affrontare in modo definitivo il problema del personale impegnato nella filiera della ricostruzione».