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Pescara, 25/07/2024
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Data: 31/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Gran Sasso, mega snow park e poi sette milioni di lavori. A fine stagione le nuove Fontari poi il restauro degli alberghi in quota

Il Centro turistico «non è più una mucca svizzera da mungere, ma una risorsa», mentre «il Gran Sasso sta dimostrando di poter offrire molto di più delle piste per lo sci alpino». Si tratta di concetti forse banali, ma che sembrano aver sancito la fine della visione miope che per troppi anni ha caratterizzato la gestione del Gran Sasso. Con la prima neve spunterà accanto alle Fontari lo snow park più grande del centro Italia. Le infrastrutture sono già arrivate dalla Norvegia, mentre il costo dell'investimento è di circa 20 mila di euro. Sempre in quota sarà possibile utilizzare anche lo snow tubing. Molti altri investimenti saranno effettuati grazie ai primi 7 milioni di euro (derivanti dal 4% dei fondi per la ricostruzione erogati da Invitalia). Tuttavia la rinascita del Gran Sasso si deve anche alla politica dei piccoli passi dell'amministratore unico Fulvio Giuliani che in un anno è riuscito a risanare l'azienda, portandola in pareggio. Complice anche il colpaccio della transazione con Banca San Paolo per l'estinzione di due mutui con un risparmio per la collettività di 3 milioni di euro. Una rinascita grazie a piccoli accorgimenti, dettati da grandi idee, quali la gestione diretta delle strutture ricettive in quota, i pacchetti che comprendono funivia e visita dell'orto botanico e dell'osservatorio, il pagamento dei parcheggi in quota e la gestione della strada con il comune di Castel del Monte che amplierà l'orizzonte anche al centro per lo sci Nordico dell'omonimo borgo.

PASSI AVANTI In estate poi l'offerta integrata comprende mountain bike, volo a vela, e trekking. Accanto a queste iniziative ci sono anche gli investimenti importanti, quali la sostituzione delle Fontari che ha avuto il via libera, ma sarà eseguita a fine stagione. Ancora: il restauro degli alberghi Cristallo e Campo Imperatore. Per quest'ultima struttura sarà eseguito un restauro filogico per ricreare anche negli arredi, come sottolineato dal sindaco Massimo Cialente, l'architettura razionalista. Vi sarà realizzata una spa e sarà ristrutturata la piscina. L'albergo, ora gestito dal Ctgs, diventerà un tre/quattro stelle vero. Sarà il Provveditorato alle Opere pubbliche a gestire l'appalto degli alberghi e dei sottoservizi. «Questa amministrazione ha fatto come scelta politica quella di investire sul turismo, partendo dal Gran Sasso, la grande risorsa inespressa dell'Abruzzo interno ha spiegato il sindaco - Siamo andati a Roma a chiedere sino a 40 milioni del 4% da mettere sul Gran sasso per la privatizzazione della gestione (la proprietà resta pubblica). Oggi sono contento che tutti siano innamorati del Gran Sasso. Questa amministrazione lavorerà per una fruizione estivo-invernale a braccetto con il parco Gran sasso monti della Laga. Non è vero che non si è fatto nulla. L'iter del piano d'area è bloccato perché non è ancora operativo il piano del Parco. Nell'attesa di fare gli impianti abbiamo deciso di investire nelle infrastrutture. Quelli del centro destra che hanno ucciso il Gran Sasso non hanno detto neanche grazie. Con questa operazione riduciamo i loro anni di purgatorio per quanto combinato sul Centro turistico. Non abbiamo più carrozzoni, ma abbiamo solo risorse come il Gran Sasso».

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