L’AQUILA Un anno di lavoro per rimettere in sesto conti malandati, un debito in aumento e un’organizzazione aziendale inefficiente. Un bilancio positivo quello del primo anno della gestione del Centro turistico del Gran Sasso targata Fulvio Giuliani (nella foto), l’amministratore unico che ieri insieme al sindaco Massimo Cialente ha fatto il punto sulle attività, i risultati e l’attuazione del piano di interventi della società. Un piano che dal 2015 (da quando la delega alle Infrastrutture del Gran Sasso è passata da Cialente all’assessore Pietro Di Stefano) è decollato. A partire dallo sblocco di quei 13,5 milioni di euro stanziati dalla delibera Cipe nel 2012 e rimasti inutilizzati per tre anni. Cialente ha difeso il trasferimento straordinario di 7 milioni, soldi che «non servono a salvare il Ctgs, ma a creare le infrastrutture». Tra le attività che vedranno la luce nel 2017 c'è la costruzione di uno snowpark tra i più grandi dell’Appennino; a primavera partiranno i lavori di sostituzione della seggiovia delle Fontari, la cui comunicazione di avvio dei lavori è partita ieri, e quelli per ristrutturare l’albergo di Campo Imperatore, che è stato sottoposto intanto a una sistemazione e una sanificazione profonda per renderlo fruibile per le festività. A primavera, poi, sarà interessato dai lavori anche l’hotel Cristallo, mentre la ristrutturazione dell’ostello è già in fase avanzata. Il Ctgs ha intenzione di gestire direttamente le strutture ricettive. Quanto al debito, quello bancario ammontava a 4,1 milioni, più la rata di fine anno: «Un debito del genere, con il 5% di interessi, sviluppa 200mila euro di passività all’anno. Siamo riusciti a recuperare», ha ricordato Giuliani, «tre milioni. Soldi che non dovremo restituire alle banche e che dunque non andranno a gravare sulle tasche dei cittadini». Anche per i futuri interventi di ricettività i fondi sono quelli del Cipe e fanno parte del Piano di rilancio dell’area già approvato suo tempo. Il trasferimento richiesto ammonta a 7,1 milioni, il fatto di averli già impegnati e in parte spesi, ci consentirà tra un paio di mesi di chiedere al Cipe la seconda tranche». Soddisfatto del lavoro di Giuliani anche l’assessore Di Stefano: «Una delle raccomandazioni che ho fatto a Giuliani era che la gestione delle attività ricettive fosse svolta con qualità, perché non ero soddisfatto di quello che vedevo quando andavo a Campo Imperatore. Ho chiesto anche che ci fosse decoro e le raccomandazioni sono andate a buon fine. All’appello manca l’attuazione del Piano del Parco, necessario per rendere attuativo il Piano d’area per l’impiantistica di Campo Imperatore e Montecristo-Fossa di Paganica»