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Pescara, 25/07/2024
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Data: 03/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Rincaro tariffe autostradali insorge la Confartigianato

PESCARA Puntuale come il brindisi di fine anno, anche il 2017 si presenta con un rincaro dei pedaggi autostradali sulla A24 e A25: +1,62%. Un aumento decisamente inferiore a quello dello scorso anno (+3,45%) ma che continua a sollevare le proteste delle associazioni di categoria. Questa volta è Confartigianato Abruzzo a parlare di «rincaro inaccettabile» praticato da Strada dei parchi, la società del gruppo Toto che gestisce in concessione la A24 e A25, e nel mirino finisce anche la giunta regionale guidata da Luciano D'Alfonso accusata di «silenzio assordante sulla vicenda». Insomma, l'ennesimo rituale del rincaro, con conseguente coda di polemiche. Tra l'altro, l'aumento dei pedaggi è autorizzato dal ministero dei Trasporti dopo un dettagliato rapporto sui costi-benefici presentato dalla concessionaria, che nel caso specifico ha sempre fatto rilevare come la A24 e la A25 vadano considerate autostrade di montagna (per altro in zona a rischio sismico), con tutto ciò che ne deriva per la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria dei due tratti abruzzesi. Confartigianato però non ci sta e osserva che l'aumento medio dei pedaggi autostradali nel 2017 è stato dello 0,77%, circa la metà rispetto a quello praticato da Strada dei parchi.
IN TREDICI ANNI +187%
«Negli ultimi 13 anni - sottolinea l'associazione di categoria - i pedaggi di A24 e A25 sono aumentati del 187%, con rincari del 42,88% considerando solo il periodo 2006-2009». Per Confartigianato non è più accettabile che ogni fine dell'anno si ripresenti la solita questione: «Tariffe spropositate, soprattutto se si considera che si tratta di autostrade vecchie e insicure. La cosa ancora più assurda - continua la nota - è che tutto ciò accade nel silenzio di giunta regionale e del presidente Luciano D'Alfonso».

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