PESCARA Le tempestive previsioni meteo non sono bastate ad impedire disagi causa neve a viabilità e collegamenti. «Su Pescara città abbiamo sparso 300 quintali di sale più altri 100 nella notte per scongiurare la formazione di ghiaccio» ha detto il vice sindaco Enzo Del Vecchio. Ma il territorio ha pagato la chiusura dell'A14, dalla Val Vibrata a Poggio Imperiale, e dell'A25 tra il casello A14 e Sulmona-Pratola Peligna. «Tanti i Tir che hanno preso la Statale e che si sono ritrovati incolonnati su tangenziale e asse attrezzato provocando rallentamenti e alzando il rischio di incidenti» ha aggiunto Del Vecchio. Polemiche roventi per la situazione sull'asse attrezzato: l'Anas assicura d'aver schierato gli spargisale, ma le immagini di Rete8 hanno testimoniato gravi carenze. Dall'opposizione parlano di «piano neve disastroso, il sale sulle strade non si vede» hanno detto i consiglieri Marcello Antonelli e Guerino Testa, segnalando criticità sulla statale Adriatica nord, a Porta Nuova, sulla Tiburtina, alla Salita Rex e in via Sacco. I vigili del fuoco sono intervenuti per fili della Telecom caduti sulla Lungofino e per soccorrere automobilisti bloccati nei sottopassi. Una barca ha rotto gli ormeggi al porto canale.
PROVINCIA IMBIANCATA Il presidente della Provincia, Antonio Di Marco ha raccontato su Facebook delle abbondanti nevicate soprattutto nella sua Abbateggio e nell'area di Caramanico dove la coltre bianca è arrivata agli 80 centimetri. A Montesilvano mezzi in azione nella zona collinare. «La situazione più problematica si registra sul versante della Majella - ha scritto Di Marco -. La strada 487, che collega Caramanico a Sant'Eufemia, è interrotta. Molto difficile percorrere la strada da Lettomanoppello a Passolanciano». Al Coc di Penne chiamate per richieste di farmaci e pulizia delle strade. A Roccafinadamo abitazioni isolate.
LA RIVOLTA DEI VIAGGIATORI Un capitolo a parte lo merita l'Aeroporto d'Abruzzo, chiuso in mattinata per neve e che già dalla sera precedente aveva rinviato la partenza di tre voli. Tra l'altro un aereo della Ryanair è stato colpito da fulmini quand'era in vista di Pescara ed è sato fermato per controlli eseguiti da tecnici giunti da Dublino. Nel primo pomeriggio di ieri l'emergenza sembrava superata quando è stato autorizzato il decollo del volo Ryanair per Londra, ma è durata poco: in serata lo scalo è stato chiuso di nuovo lasciando a terra i passeggeri diretti a Torino, Francoforte e Bergamo. Furiosi ed esasperati i 170 passeggeri Ryanair per Francoforte programmato per giovedì alle 9,50. Forti le loro proteste per la mancanza di assistenza a terra. «Ci hanno imbarcato e fatto sbarcare dal vettore più volte, e non abbiamo notizie di come e quando finirà. Dobbiamo rientrare al lavoro, da Ryanair nessuno ci informa di nulla e stiamo provvedendo a ogni cosa a nostre spese» ha detto il signor Maurizio Maurizi, portavoce della protesta. Ryanair li ha fatti alloggiare in gran parte all'hotel Promenade mentre i 28 destinati all'hotel Holiday hanno avuto un'accoglienza più complicata. «Ci sono mamme con neonati al seguito e pochi di noi sono riusciti a mangiare qualcosa» l'ultima lamentela prima della nuova chiusura. Il personale Saga si è adoperato per limitare i disagi, «anche se compete alle compagnie aeree assistere i passeggeri» ha ricordato il presidente Nicola Mattoscio. Nota stonata dell'Aeroporto la mancanza di informazioni dal sito web in tilt.