L'AQUILA A casa a Pescara lo attendevano per le 22 dell'altro ieri, invece solo ieri alle 15.30 ha potuto riabbracciare i cari, in pensiero per il maltempo che ha colpito l'intero Abruzzo. Brutta disavventura per Martino L.S. di Pescara, tra i 50 passeggeri del pullman Arpa che serve la tratta Salerno-Napoli-Pescara. Le prime avvisaglie per i pendolari, che qualcosa non andava secondo il cronoprogramma dell'azienda regionale dei trasporti (oggi Tua) già nella fase di ripartenza da Napoli, quando il mezzo anziché essere al terminal alle 18.10 circa, arriva alle 20, secondo gli autisti a causa delle avverse condizioni meteorologiche incontrate nel viaggio di andata.
Tutto bene fino a quando il pullman non raggiunge Castel di Sangro dove ad attendere il gruppo di pendolari almeno 35 centimetri di neve. Circostanza che ha indotto gli autisti per ovvie ragioni di sicurezza a montare le catene. Si riparte verso le 23 ma dopo 1 chilometro circa, il mezzo viene fermato dalle forze dell'ordine che avvertono che non si può proseguire perchè la strada per Roccaraso è interdetta. «Sul cosa dovevamo fare- racconta al Messaggero il signor Martino di Pescara- ognuno dava versione diversa. Dall'attendere poco tempo per la pulizia del tratto stradale fino alla possibilità di raggiungere luoghi messi a nostra disposizione dove poter passare la notte».
Alla fine il pullman della Tua decide di ritornare a Castel di Sangro e attendere l'ok (non si sa da parte di chi) per raggiungere una ipotizzata struttura ricettiva. Nel frattempo il pullman per risparmiare gasolio fino alle due di notte, resta con i fari spenti, pendolari nell'impossibilità di andare al bagno e con i telefoni senza ormai ricarica elettrica. Alla fine i pendolari si dirigono alla volte dell'Hotel Sporting Village di Castel di Sangro ma giunti sul posto apprendono che per loro non era vero che c'era posto. Thè caldo, due fette biscottate, poltroncine della hall, quanto è stato possibile offrire. Alle 10 la decisione da parte degli autisti di ripartire, cambiando però itinerario tornando indietro e percorrere Venafro- Sora- Cassino- Avezzano- Sulmona, Brecciarola ed infine Pescara. Un tour che «dopo 21 ore di epopea» come l'ha definita il signor Martino, gli ha permesso di tornare a casa, esattamente alle 15.30 di ieri. «Nulla da rimproverare agli autisti né alla società, anche se alla luce di quanto accaduto l'azienda avrebbe potuto almeno rimborsarci il biglietto, anziché dire che alla fine ci hanno portato a destinazione». Dito puntato invece contro le istituzioni che hanno deciso di chiudere il tratto stradale «lasciando in balia di se stessi i pendolari che si sono trovati nel bel mezzo del maltempo e dove l'unica cosa che ci veniva detto anche dalle forze dell'ordine contattate al telefono, stiamo lavorando per voi».