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Data: 07/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus e mense, si pagherà di più. San Giovanni Teatino, scatta da lunedì l’aumento deciso in estate dal Comune

SAN GIOVANNI TEATINO Più care da lunedì, a San Giovanni Teatino, le tariffe dei servizi di mensa e trasporto scolastico. Con una delibera approvata il 30 dicembre, la giunta del sindaco Luciano Marinucci ha modificato le fasce di reddito e i costi a carico delle famiglie per refezione e scuolabus. In generale, c'è stato un aumento, di fatto già deciso dall'amministrazione l'estate scorsa, nell'ambito di un piano di razionalizzazione delle spese. Le famiglie che rientrano nella fascia minima, con reddito Isee non superiore a 5mila euro, per far pranzare un figlio a scuola dovranno pagare 1,30 euro al giorno, 30 centesimi in più rispetto al vecchio ticket. Il costo di un pasto per il Comune si attesta sui 5 euro e rotti. Per le famiglie, i prezzi dei nuovi buoni pasto oscillano da 1,30 a 5,30 euro, importo massimo a carico di chi ha Isee più alto, di oltre 20 mila euro, dei non residenti e di coloro che non presentano l'Isee. Saranno applicati sconti per il secondo e terzo figlio. Tra i motivi che hanno spinto la giunta Marinucci a incrementare le rette di mensa e trasporto, la riduzione dei trasferimenti di fondi comunali, per esigenze di spending review, in favore della società municipalizzata Sgt Multiservizi che da due anni gestisce i servizi scolastici. Per il pulmino, pagheranno 115 euro l'anno per il primo figlio le famiglie appartenenti al primo scaglione di reddito, 92 per secondo figlio e 81 euro per il terzo. Per compensare in parte l'aumento di 30 centesimi e andare incontro alle esigenze dei meno abbienti, è stato istituito un fondo sociale di 30mila euro destinato a erogare contributi alle famiglie in condizioni di grave disagio economico, da documentare ai servizi sociali, per far fronte alle spese di mensa e trasporto. «Andiamo a fare la spesa alimentare dove la fanno ristoratori plurititolati che per un pasto fanno pagare 20-30 euro, da noi un pranzo costa 5 euro ed è sempre cibo di qualità, conservato come prevede la legge, preparato, cucinato e portato a tavola, primo, secondo e frutta» afferma il sindaco Marinucci. Tra i compiti di un Comune c'è quello di garantire i servizi a chi realmente non ha la possibilità di pagarli, ma non possiamo fare miracoli per dare sempre tutto quasi gratis, a pochi centesimi, anche a chi invece può permettersi di contribuire».

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