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Pescara, 25/07/2024
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Data: 08/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Domani le scuole non riaprono. Attese altre nevicate, notte a -9. La provincia di Teramo nella morsa del ghiaccio: decine le persone cadute e soccorse dal 118, in molte case impianti idrici e termici in tilt. Niente ripresa delle lezioni in 11 comuni, altri decideranno oggi

TERAMO Il ritorno alla normalità è ancora lontano, anche se ieri la maggior parte del Teramano non ha visto cadere neanche un fiocco di neve. Il punto è che le temperature sono così basse da rendere il ghiaccio una morsa onnipresente, dalla costa alla montagna. Il fatto che, alla faccia del sole che splendeva, molti Comuni abbiano disposto già ieri che le attività scolastiche domani non riprenderanno, come previsto, nei rispettivi territori ne è eclatante conferma. Ma, a parte il ghiaccio (nella notte appena trascorsa si sono toccati i -9 a quote collinari), le previsioni meteo per oggi parlano di nuove nevicate anche a livello del mare, che dovrebbero verificarsi a partire dalla mattinata e per le successive 24-36 ore. Insomma, siamo ancora nel pieno dell’emergenza e se non fosse per le elezioni provinciali, che a Teramo non sono state rinviate com’è avvenuto a Pescara e Chieti, potremmo a ragione parlare di un territorio ibernato, dove da giorni non accade praticamente nulla.
SCUOLE CHIUSE. I primi Comuni teramani a dichiarare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per domani, lunedì 9 gennaio, sono stati, ieri mattina, Roseto e Giulianova. Si sono aggiunti a ruota Atri, Silvi, Pineto, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Isola del Gran Sasso, Castelli e Teramo. Nel capoluogo, a dire il vero, non si parla di chiusura ma di “sospensione delle attività didattiche” (ovvero, il personale non docente dovrà comunque recarsi al lavoro). Altrove, come ad esempio a Bellante e Castellalto, i Comuni decideranno oggi se riaprire o meno le scuole.
I COLPI DEL GELO. Sono stati decine, ieri in tutte le parti della provincia, gli interventi degli operatori del 118 per soccorrere persone cadute sulle strade ghiacciate dove stavano camminando. In diverse circostanze e in particolare nel caso di anziani le lesioni si sono rivelate serie, con fratture degli arti. Il gelo ha colpito duramente anche tubazioni e contatori dell’acqua, provocando perdite o viceversa blackout idrici in tante abitazioni. Anche qui decine i casi in cui hanno dovuto muoversi i vigili del fuoco per poi girare la segnalazione ai tecnici dell’acquedotto del Ruzzo. In tilt anche parecchi impianti di riscaldamento. Sempre i vigili del fuoco hanno lavorato duro nel recupero di autovetture finite di traverso o fuori strada per il gelo.
VIABILITÀ E SALE. La Provincia ieri ha fatto sapere che «i mezzi del Piano neve, saliti a 93, hanno lavorato incessantemente anche durante le notte a causa delle condizioni atmosferiche critiche in particolare nella zona Atri-Pineto-Roseto. Situazioni difficili in alcune frazioni del comune di Roseto dove, peraltro, è mancata l'energia elettrica per molte ore e dove si sono concentrati gli spazzaneve. Da questo pomeriggio (ieri, ndr) i mezzi hanno iniziato a spargere il sale che viene distribuito su tutta la rete provinciale perchè i principali problemi continuano ad essere la basse temperature e le formazioni di ghiaccio. Il presidente Di Sabatino e il consigliere delegato alla viabilità, Mauro Scarpantonio, hanno compiuto sopralluoghi per l'intera giornata insieme ai tecnici mentre nella sala operativa della Provincia vengono costantemente monitorati i mezzi al lavoro e gli interventi grazie ai Gps». «Va rilevato che, nonostante le raccomandazioni, si vedono ancora molti automezzi senza gomme termiche - sottolinea Renzo Di Sabatino - mentre anche nelle aree più colpite si transita agevolmente con le gomme antineve o con le catene. La montagna è accessibile e oggi abbiamo concentrato gli sforzi in quelle frazioni rimaste indietro per garantire l'accessibilità delle vie principali. Uno sforzo notevole che dovrà continuare nei prossimi giorni a causa del ghiaccio e delle basse temperature».
IN CITTÀ. Il sindaco Maurizio Brucchi, come fa di solito, è stato impegnato per diverse ore di persona insieme agli operatori dei mezzi chiamati a pulire le strade e a spargere il sale. Lo sforzo c’è stato, la vastità e la complessità del territorio non hanno permesso risultati efficaci ovunque. I quintali di sale utilizzati dal Comune sono stati 1.200, l’Anas ha dato una mano fornendone all’ente 300 e Brucchi tiene a ringraziare per questo il capo compartimento Marasco.

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