ROCCARASO Emergenza ghiaccio e polemiche. Resta critica la situazione del comprensorio dell'Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia, mentre sale la tensione sulla gestione degli interventi e la chiusura per tre giorni della statale 17. Intanto continuano i disagi nei centri montani situati nel cuore dell'Abruzzo, colpiti nei giorni scorsi da abbondanti nevicate, temperature polari e venti di tramontana. Scuole chiuse fino a mercoledì per problemi all'impianto di riscaldamento e qualche frazione ancora isolata con energia elettrica a singhiozzo.
I problemi in termini di viabilità e urgenza sanitaria, sono stati notevoli. Poco a poco però si sta rientrando nella normalità. Il codice rosso dichiarato sulla statale 17, che collega la Campania alla costa Abruzzese, rimasta chiusa nel tratto Castel di Sangro-Sulmona, era inevitabile viste le condizioni iniziali in cui verteva l'arteria anche in termini di visibilità. Ripristinare il percorso veicolare, per gli addetti ai lavori e ditte private, non è stata di certo una passeggiata, soprattutto di fronte a colonne di macchine in panne, sprovviste dei necessari pneumatici da neve o avventurieri sotto la bufera. Ma, nonostante la situazione di estrema difficoltà, non sono mancate le accuse.
C'è da dire che qualcosa non ha funzionato nella macchina organizzativa. E' anche vero, però, che nessuno degli amministratori si è tirato indietro nell'affrontare l'evento meteorologico estremo. I sindaci, seppur criticati, senza battere la fiacca, hanno dato la priorità alle esigenze sanitarie rivolte a cardiopatici, dializzati e anziani affetti da patologie gravi, in quanto le ambulanze avevano difficoltà a spostarsi. Così come Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia stradale e Protezione civile, intervenuti h 24 nel trasporto dei malati e nei soccorsi agli automobilisti incauti. In molti hanno puntato il dito contro l'Anas, che ha fatto perdere la pazienza e le staffe a politici, impiantisti e albergatori, per il blocco della statale 17. La senatrice Stefania Pezzopane chiederà un'interrogazione urgente al Ministro dei Lavori Pubblici, per esigere spiegazioni e chiarire le responsabilità dei disagi dovuti alla chiusura della SS 17. L'interrogazione punta a fare chiarezza sulle responsabilità e sulla gestione dell'emergenza da parte delle autorità competenti.

INCOMPRENSIONI Anche per il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, è stata incomprensibile la chiusura prolungata della statale 17. Nello stesso tempo, non accetta le critiche rivolte al Comune dalla minoranza. «Abbiamo lavorato ininterrottamente per 48 ore spiega il sindaco per permettere a Roccaraso di dare una risposta, anche di solidarietà, ai disservizi. Tutti in campo, in stretto contatto con la Prefettura, insieme alle forze dell'ordine, alla protezione civile e ai tanti volontari. Credo che Roccaraso, nonostante la prolungata e incomprensibile chiusura della Statale 17 disposta dall'Anas, abbia offerto una risposta adeguata. Certo, abbiamo dovuto indicare delle priorità. Lo abbiamo fatto e, responsabilmente, siamo intervenuti prima per fronteggiare le emergenze di tipo sanitario. Ai turisti e a coloro che, nonostante i nostri sforzi per far riaprire la Statale 17, hanno subito dei disagi, assicuro che Roccaraso continuerà a lavorare per migliorare la gestione del piano neve». Alessandro Amicone presidente Circolo Fratelli d'Italia Roccaraso: «Non comprendo tali disagi soprattutto in relazione al fatto che le strade comunali sono tutte percorribili e gli impianti di risalita perfettamente funzionanti. Ci auspichiamo che la Provincia faccia il suo lavoro, per consentire la massima fruibilità della strada provinciale 417, ex arteria regionale, che raggiungere il comprensorio sciistico Aremogna».
Per il primo cittadino di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, la neve non deve essere emergenza, ma deve rappresentare normalità e momento di crescita di economia. «Abbiamo dovuto sopperire anche alle mancanze di qualcuno ha commentato Sciullo - non si può operare bene in totale carenza di personale, mezzi e fondi. La chiusura della SS 17 per tre giorni, non è concepibile per un'area che dice di essere turistica».