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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Provincia al centrosinistra: avversari alla resa dei conti. Il modello Teramo si è sfaldato. Gatti «E' evidente che qualcuno ha tradito»

Centrosinistra batte centrodestra sette (consiglieri) a cinque. Questo in estrema sintesi il responso politico che è uscito dalle mini urne delle elezioni provinciali di domenica scorsa, contestate da una certa sinistra spinta e dai grillini per il fatto che l'elezione di II livello non ha visto la rappresentanza popolare. Una vittoria dunque del centrosinistra, soprattutto del presidente Renzo Di Sabatino, a discapito dell'altro pezzo del Pd, quindi di Tommaso Ginoble su tutti, ma anche di Sandro Mariani e altri, e del centrodestra che è sempre più in affanno, con amministratori che tradiscono e votano sempre più dall'altra parte, chi per accreditarsi, chi per l'ennesimo mal di pancia che ha caratterizzato questi ultimi tempi la vita del Comune di Teramo. Paolo Tancredi va giù duro: E' spiacevole constatare che c'è qualcuno che quando si tratta di avere posti in giunta, prebende, posti e spartizioni all'interno della maggioranza è sempre pronto ad alzare la voce, quando si tratta di fare un servizio e di andare a votare per la coalizione cui si appartiene invece intende regolarsi come vuole, a questo punto un discorso col sindaco Brucchi e con la sua maggioranza va fatto. Quel che resta del modello Teramo (Gatti-Tancredi-Dodo Di Sabatino) si sfalda ulteriormente alle tornate elettorali, benché solo di II livello: in molti nel centrodestra si sono sentiti sdoganati dalle direttive di palazzo. Tanto che un sempre arguto osservatore qual è appunto Paolo Gatti aduso a conteggi e inevitabili regolamenti ha già pronto il suo cahier de doléances da mostrare in faccia a qualcuno: Teramo ha eletto Covelli, però ci sono due consiglieri di maggioranza che nell'urna hanno votato a sinistra, questo è un problema e sarà un problema, parimenti una cosa eticamente poco corretta, al netto del fatto di Narcisi che fosse all'estero, e di Micheli, con Fratelli d'Italia all'opposizione al comune, che ha votato una lista di sinistra; francamente faccio fatica a comprendere. Anche se Gatti ad onor del vero ammette che pur tuttavia questo sia stato un ottimo risultato politico perché abbiamo si è rimesso assieme larga parte del centrodestra. Chi ride, e pure assai, è il trionfatore di queste elezioni, Renzo Di Sabatino, che vince contro una parte del suo Pd e del centrodestra in pericolosa debacle. Sul piano politico afferma il presidente della Provincia - non posso non evidenziare la bella affermazione del centrosinistra in generale e dei consiglieri uscenti con la lista La Casa dei Comuni. Difatti qui (la numero 3) sono stati eletti: Giuseppe Cantoro, Mario Nugnes, Mauro Giovanni Scarpantonio, Federica Vasanella, Maurizio Verna. Per poco non è rientrato Vincenzo Di Marco che non ce l'ha fatta. Nella lista 1 (La Forza del Territorio) di centrodestra, sono stati invece eletti: Severino Serrani, Federico Agostinelli, Alberto Covelli, Ambra Foracappa, Domenico Pavone. Mentre nella 2 (Direzione Futuro), facente capo all'altro pezzo del Pd di Ginoble, Mariani e altri, sono stati eletti: Linda Angela Di Francesco e Mirko Rossi. Dodici dunque i consiglieri eletti. Hanno votato 506 amministratori comunali su una base elettorale di 574; ovvero l'88,15% degli aventi diritto. Le schede nulle sono 17, una scheda bianca. Gli amministratori locali prosegue Di Sabatino - ci consegnano un mandato chiaro e una significativa responsabilità in una fase nella quale il futuro degli enti Provincia è ancora totalmente . Attenzione però al M5s è il suo monito finale le proiezioni lo danno primo partito in Abruzzo, sta avanti al Pd. Dobbiamo capire la sveglia che ci viene dal territorio, non voglio fare il gufo ma dobbiamo lavorare tutt'insieme sulle esigenze reali piuttosto che discutere su grandi sistemi; senza unità il Pd non va da nessuna parte.

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