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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Transiberiana per arrivare nei paesi isolati. La proposta del comitato “Sulmona stazione di Sulmona”: la linea necessaria soprattutto d’inverno

SULMONA Strade chiuse, interi comuni isolati, ospedale senza farmaci e cibo per i pazienti, turisti impossibilitati a raggiungere le piste da sci. Questi i disagi in sintesi patiti nel Centro Abruzzo durante il week-end della Befana e che per il comitato “Sulmona, stazione di Sulmona” si sarebbero potuti evitare se soltanto fosse stata attiva la linea Sulmona-Isernia-Napoli, più nota come la Transiberiana d’Italia. La tratta che dal 1892 al 2011 si è inerpicata fino a 1.268 metri, la più alta in Italia dopo quella del Brennero, e che ora viene utilizzata solo per scopi turistici e corse programmate. «Questa linea ancora attiva ma scarsamente utilizzata, che dal 1892 collega tutti i paesi toccati dall’attuale emergenza neve», spiega il comitato sulmonese, «fino al 2011 ha garantito collegamenti ininterrotti tra Pescara e Napoli, (toccando Campo di Giove, Palena, Roccaraso e Castel di Sangro) anche e soprattutto in tempo di neve e di bufere, un collegamento di Protezione civile e una fonte di economia per i turisti, oltre che per i pendolari. Occorre, per evitare nuove emergenze, aprire un tavolo con la Regione Abruzzo e i sindaci dei comuni attraversati da tale tracciato». Dal 2013 la ferrovia, che dal cuore dell’Abruzzo si arrampica sugli altipiani ai piedi della Maiella, fino all’Alto Molise, è tornata ad essere utilizzata. Un tragitto di 129 chilometri con panorami mozzafiato, 21 fermate, 58 gallerie, 103 ponti e viadotti. La linea Sulmona-Isernia, segmento della Napoli-Pescara, era stata sospesa nel 2011 dopo 114 anni di servizio perché ritenuta fuori dal circuito delle tratte maggiori e più frequentate.

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