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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Servono autobus nuovi contro lo smog

L'esigenza generalmente percepita (da ultimo con l'intervento su questo giornale dell'ex vice sindaco Berardino Fiorilli) di una migliore qualità dell'aria che respiriamo, non può prescindere dal rinnovo del parco autobus in circolazione, particolarmente avvertito a Pescara. Accantonato, finalmente, il progetto della "sfortunata" filovia, l'attenzione dovrebbe essere ora rivolta all'impiego di veicoli elettrici di ultima generazione, la cui esperienza prolungata su strada - che dura ormai da tre anni - ha rivelato la capacità degli autobus "full electric" di poter eseguire, sempre e in qualsivoglia condizione di esercizio, un turno di 16 ore senza ricarica. La lunga autonomia conseguita dai veicoli della specie è dovuta alla tecnologia impiegata degli accumulatori al ferro-fosfato (brevetto BYD) in aggiunta alla carrozzeria in alluminio leggero. Ai benefici consistenti procurati alle emissioni, si cumulerebbero quelli non secondari relativi ai costi di acquisto e di gestione e manutenzione del parco mezzi, inferiori in modo espressivo sia rispetto ai vettori a combustione fossile, sia ancor più nel confronto diretto con i sistemi di trasporto filoviari: rispetto ai quali scontano i risparmi conseguenti al mancato impiego delle impattanti infrastrutture fisse nonché quelli altrettanto espressivi sui tempi tecnici di esecuzione delle opere propedeutiche alla regolare messa in esercizio degli impianti. Non a caso, le principali città metropolitane, in Europa e nel mondo, sono tutte orientate verso questa soluzione (di recente Londra, Amsterdam, Copenaghen, New York, Città del Capo, fino alla nostra Torino e tante altre ancora). Ciò detto, spiace non poco che l'amministratore attento e preparato citato in premessa possa viceversa imputare a "un gruppetto di residenti egoisti" la responsabilità principale del fallimento inevitabile di un progetto improponibile, destinato comunque a non affermarsi - giacché clamorosamente deficitario nei fondamenti tecnici ed economici - a prescindere dall'utile contributo di informazione e conoscenza fornito dai medesimi a una causa buona e giusta. Quella di evitare l'arrivo a Pescara dei veicoli olandesi del tipo Phileas, ufficialmente falliti il 25 novembre 2014, con un risparmio di spesa di una decina di milioni oggi spendibili nella mobilità sostenibile davvero innovativa. Senza considerare, poi, che il vituperato "gruppetto" così tanto sparuto non è mai stato, vista l'imponente manifestazione civile di protesta organizzata nel bel pomeriggio di sabato 2 ottobre 2010, nel corso della quale migliaia di residenti hanno sfilato, ordinatamente e in armonia, per segnalare il loro dissenso a un progetto sbagliato. I miseri risultati conseguiti sul campo costituiscono l'amarissima riprova. Quanti guasti si sarebbero evitati se fosse stato loro prestato il dovuto ascolto?
Ivano Angiolelli

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