Gentile Direttore, l'Anac di Raffaele Cantone, il 4 gennaio, ha notificato al professor D'Amico, presidente dell’azienda di trasporto pubblico TUA, un atto che lascia davvero poco spazio alle interpretazioni: il suo incarico di presidente della Società unica abruzzese di trasporto pubblico è incompatibile con il suo ruolo di rettore dell' Ateneo teramano. E' incontrovertibile, ha detto il professor D' Amico " che io abbia accettato questo incarico, che mi è stato offerto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, per mero spirito di servizio: serviva risanare l'azienda pubblica, che era in estrema difficoltà, e ho dato la mia disponibilità". D'Amico ha detto di avere rinunciato al compenso previsto per la presidenza della Tua pari a 60 mila euro più i rimborsi. L' Avvocatura distrettuale si era già espressa positivamente in proposito dicendo che il professor D’Amico, come presidente dell’azienda regionale "appare una figura meramente rappresentativa della società senza svolgere alcun ruolo operativo o gestionale". E allora, ce ne fossero di persone così in Italia, disposte a ricoprire ruoli seppure "meramente rappresentativi" senza alcun compenso! Perché nel nostro paese le aziende pubbliche da risanare si contano a migliaia. Non comprendo, tuttavia, a cosa serve in una società un presidente che non svolge alcun ruolo operativo o gestionale.
Antonio Fantini