Le pensiline finora gestite dalla Ipas di Torino in base a una vecchia convenzione con l’ente durata 25 anni saranno cambiate dopo un concorso d’idee
Nel tormentato panorama della mobilità teramana non è in arrivo – a quanto pare – solo un giro di vite contro chi trasgredisce le regole, ma anche un’operazione di rinnovo dell’immagine con il restyling dei luoghi simbolo del trasporto pubblico: le fermate dei bus e l’autostazione.
LE PENSILINE. In conferenza stampa, ieri, il sindaco Brucchi ha detto senza mezzi termini: «Ci siamo liberati di un contratto venticinquennale con una società di Torino, la Ipas, che gestiva le pensiline e le panchine delle fermate per conto del Comune. Finalmente questa convenzione è terminata, mi dà francamente fastidio vedere nella mia città quelle pensiline e quei sedili assolutamente non adeguati a un capoluogo». In effetti i teramani si sono assuefatti a fermate degli autobus da terzo mondo, con vecchie pensiline in plastica sporche e spesso rotte e panchine di ferro stile giardino pubblico anni Settanta. Il contratto in questione, che risaliva ai tempi della Democrazia cristiana, sarà sostituito da un accordo tra il Comune e la Baltour «per avere un sistema di fermate nuove e ovviamente omogenee tra loro. Voglio», ha sottolineato Brucchi, «che siano la cartolina della città». Già, ma chi sceglierà le nuove pensiline? «Lanciamo un concorso d’idee», ha chiarito il sindaco, «forse nelle scuole, vediamo con quali modalità. Ci sono risorse a disposizione per la mobilità urbana alle quali cercheremo di attingere».
L’AUTOSTAZIONE. Un intervento forse ancora più importante e impattante riguarderà l’autostazione di piazzale San Francesco. «Abbiamo appena avuto un incontro con Tua», ha detto il sindaco, «nel quale ci è stato confermato che abbiamo 560mila euro per fare la nuova autostazione nello stesso posto dell’attuale». Piazzale San Francesco, a quanto sembra, cambierà volto. «La casetta con sala d’attesa e bar verrà rifatta», spiega Brucchi, «e ci saranno pensiline accanto agli stalli dei bus. Ma soprattutto il piazzale dell’autostazione verrà chiuso con barriere: come accade un po’ in tutte le città, si pagherà per entrare. Ci saranno parcheggi di lunga e breve sosta sia per gli autobus che per le automobili dei pendolari, e il piazzale sarà dotato di videosorveglianza. Per il Comune, che è l’ente proprietario dell’area, sarà un introito importante». I tempi di questa opera pubblica sono stati così pianificati: progetto preliminare entro marzo, progetto esecutivo entro luglio, gara d’appalto entro dicembre.