ABRUZZO. Un conflitto di interessi grande come una casa e che come minimo è stato sottovalutato e non trascurato, ha minato il maxi appalto da 7 milioni di euro per le assicurazioni dei mezzi Tua.
Dunque esito della gara ribaltato e società pubblica costretta a rimetterci non solo la faccia ma anche 3 mila euro di spese legali perchè nessuno se ne era accorto.
Festeggia invece la Unipolsai che di fatto ha vinto il ricorso al Tar e si è aggiudicata di diritto la gara in un primo momento vinta dalla Cattolica assicurazione.
Si tratta dell’appalto che copre il servizio di assicurazione per il periodo 30 giugno 2016 ─ 30 giugno 2019 (con possibilità di un ulteriore rinnovo per un altro triennio) per un migliaio di mezzi della Tua, la società regionale di trasporti.
La Unipol, assistita dall’avvocato Diego de Carolis, ha chiesto ai giudici amministrativi l’annullamento dei verbali del 9 e 14 giugno scorsi con i quali la Commissione giudicatrice della procedura aperta per l'affidamento dei servizi assicurativi aveva ammesso la Cattolica assicurazione e tutti gli atti consequenziali.
Secondo l’assicurazione tra la Gesti.ass. S.r.l, cioè il broker incaricato da Tua di predisporre gli atti di gara, e la Cattolica ci sono legami dovuti ai componenti delle due compagini societarie.
E’ stato in pratica denunciato un conflitto di interessi, sanzionato con l’obbligo di esclusione, tra il broker incaricato dalla stazione appaltante della predisposizione degli atti di gara e la società Cattolica.
Nel ricorso sono stati indicati specifici rapporti societari e familiari che intercorrono fra l’organo di amministrazione di Broker Gesti Ass. S.r.l. e quello di un’agenzia generale di Cattolica Assicurazione (Dughera Assicurazioni Group S.r.l.), probabile beneficiaria delle provvigioni, visto che materialmente rilascia le polizze assicurative e gestisce sul territorio il rapporto assicurativo, curando l’esecuzione del contratto di servizio.
Nel ricorso la Unipolsai ha dettagliatamente spiegato che tra i tre membri del consiglio di amministrazione della Dughera srl sono presenti, oltre a tale Chiara Dughera, anche l’amministratore unico e socio maggioritario (con il 98,33%) della società Fel Fin srl che detiene il 76% delle quote del Broker Gesti Ass srl (e di cui è membro del consiglio di amministrazione) cioè Gianfilippo Dughera (l’altro socio, per il restante 24%, Carini Maria Rosaria, potrebbe esserne il coniuge, ma ciò viene esposto in modo dubitativo) e Giudo Ciuffo, qualificato come delegato di Cattolica.
In sostanza ci sarebbero identità soggettive e legami personali tra alcuni componenti del consiglio di amministrazione di Dughera srl, agente della concorrente aggiudicataria Cattolica, e del consiglio di amministrazione del Broker Gest Ass srl che ha concorso alla preparazione degli atti di gara.
La Tua si è difesa non contestando specificamente i legami enunciati dalla ricorrente, ma evidenziando che in concreto nessun vantaggio competitivo si sarebbe determinato in favore di Cattolica, «visto il notevole ribasso di prezzo dalla medesima operato e il sistema meccanico di aggiudicazione».
Cattolica, da parte sua, ha ì ammesso esplicitamente che Dughera Assicurazioni srl è un proprio agente e non ha contestato i fitti rapporti societari e familiari esistenti tra la compagine gestionale di tale agente e quella del Broker incaricato della predisposizione degli atti di gara.
Inoltre Tua spa ha ammesso che il Broker Gesti Ass srl ha partecipato ai lavori preparatori dell’appalto pubblico come consulente scelto a seguito di procedura selettiva specifica.
Secondo i giudici Michele Eliantonio, Alberto Tramaglini, e Massimiliano Balloriani, il conflitto d’interessi «ha resa illegittima la partecipazione della Cattolica, con conseguente obbligo di esclusione».
Secondo i giudici a questo punto l’aggiudicazione deve andare alla UnipolSai, seconda classificata.