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Data: 16/01/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le amministrative - Sindaco, Pietrucci in pole il vertice segreto divide il Pd `Capri: «Necessaria una scelta condivisa» Contro-meeting con i democrat esclusi

Dov'è il Pd aquilano? E soprattutto chi comanda? Terminata la fase del gioco delle tre carte, ora i protagonisti della corsa a sindaco fanno fatica a giocare a carte scoperte. L'ufficioso via libera alla candidatura di Pierpaolo Pietrucci, sancita in occasione di una riunione carbonara Democrat avvenuta lo scorso fine settimana, ha scatenato un pericoloso clima di tutti contro tutti. Non hanno apprezzato la riunione segreta (c'erano Stefania Pezzopane, Giovanni Lolli, Stefano Albano, Pietrucci, Fabio Ranieri e Stefano Palumbo) in assenza degli assessori e della segreteria del partito (fatta eccezione per il solo Albano) molte eminenze grigie di casa dem. Soprattutto coloro che in questi ultimi otto anni sono stati il Pd in città ed hanno lavorato per gli aquilani.
Per molti l'unica via di uscita è andare alle Primarie con tutti coloro che vorranno esserci: Pietrucci, Di Benedetto e perchè no, Carlo Benedetti. «Quando un partito non fa più il partito credo perda molto di credibilità commenta il presidente del Consiglio Carlo Benedetti Meno male che i giornali ci tengono informati dei meet-up del Pd aquilano. Della serie educazione e garbo istituzionale». «I caminetti servono per combattere il freddo e non alla politica ha commentato l'assessore Pietro Di Stefano - E qualcuno dovrà passarsi una mano sulla coscienza e capire che non può non dare un aiuto». Il riferimento è al vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, l'unico candidato sindaco, secondo molti esponenti del partito, capace di garantire l'unità, che invece ha deciso di chiamarsi fuori. «Le primarie a mio avviso sono a questo punto l'unica via d'uscita. Molto interessante anche quanto sta accadendo a sinistra», ha concluso sibillino Di Stefano.
«La scelta va fatta con un percorso condiviso, principalmente nell'ambito del Pd commenta l'assessore Maurizio Capri - e se non si trova la quadra bisogna pensare immediatamente alle elezioni primarie, anche stasera se necessario. Mi auguro che si riuniscano i gruppi dirigenti e che questo appello venga recepito, domani potrebbe essere già tardi».

LA PIZZERIA Infatti proprio ieri sera si sono incontrati in una pizzeria aquilana alcuni assessori e consiglieri Pd (fra cui Alì Salem, Sergio Spacca, Tonino De Paolis, Antonella Santilli), un meeting che potrebbe essere letto in funzione anti-Pietrucci. Secondo quanto si è appreso la scelta di Pietrucci sarebbe motivata dalla ricerca di una discontinuità con il Cialentismo di cui Lolli sarebbe stato il naturale prosecutore.

ISOLAMENTO Una tesi che tende ad isolare non solo il sindaco, ma anche la giunta e l'amministrazione uscente bocciando senza appello dieci anni di governo Pd all'Aquila. Insomma un autogol. Dimenticando forse che proprio Pietrucci è stato per sette anni capo di gabinetto del primo cittadino.
Legato al dibattito sul candidato c'è anche il no primarie. Se Per Di Benedetto e altri sono un must, non lo sono per Benedetti, mentre Pierpaolo Pietrucci non sembra assolutamente favorevole alla consultazione pre elettorale.

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