PESCARA Nubi nere anche sul cielo della politica abruzzese, dove l'indagine de Il Sole24Ore vede in calo il gradimento dei sindaci delle quattro città capoluogo e addirittura in picchiata quello del governatore Luciano D'Alfonso rispetto alle elezioni del maggio 2014. Nella tabella riservata ai presidenti di Regione, D'Alfonso finisce al quartultimo posto con un gradimento del 34% tra gli elettori rispetto al 46,3 conquistato il giorno della sua elezione (-12,3%). Peggio di lui hanno fatto solo il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, con il 33% contro il 39,4 ottenuto alle regionali (-6,4%) ; il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru che si ferma al 30% contro il 42,5 conseguito alle elezioni (-12,5%) e il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, in ultima posizione con il 27% di gradimento contro il 30,5 di partenza (-3,5%). Come si vede, D'Alfonso è quello che perde di più in termini percentuali (-12,3) assieme a Pagliaro (-12,5), mentre i quattro presidenti più amati, che nel 2017 hanno addirittura aumentato il consnso tra gli elettori, sono tutti del Nord: due del centrodestra e due del centrosinistra. In testa c'è il governatore del Veneto, Luca Zaia che oggi, secondo il quotidiano di Confindustria, ha un gradimento del 60% rispetto al 50,1 di partenza (+9,9%), seguito dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi con il 57% contro il 48% (+9%); da Roberto Maroni, governatore della Lombardia, con il 54% a fronte del 42,8% conseguito alle regionali (+11,2%), e da Sergio Chiamparino, presidente del Piemonte, con il 53% di gradimento contro il 47,1% ottenuto alle elezioni (+5,9%).
I COMMENTI
I due consiglieri regionali di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, non si fanno scappare l'occasione: «Chissà se il presidente D'Alfonso, sempre pronto a farsi auto promozione, liquiderà come pozzangherismo editoriale i dati pubblicati dal Sole24Ore. Per lui - aggiungono - si tratta di una vera e propria debacle, un disastro, un tracollo, con una perdita di consenso che si attesta al -12,3%. La replica è affidata al consigliere regionale del Pd, Alberto Balducci: «Con tutto il rispetto che si deve al prestigio de Il Sole24Ore, non riteniamo che la sua fotografia corrisponda alla realtà del consenso e del sostegno di cui gode il presidente della Regione Abruzzo». E a proposito della credibilità dei sondaggi, ai due consiglieri di minoranza si ricorda che prima delle elezioni regionali, il loro candidato (l'uscente Gianni Chiodi) era dato al 40% ma si fermò al 26.
Qualche sorpresa anche sui sindaci, dove al 29esimo posto (sulle 104 città capoluogo monitorate) si piazza il primo cittadino dell'Aquila Massimo Cialente, con un gradimento abbastanza alto: 56%, anche se in flessione rispetto al 59,2% (-3,2) guadagnato nel 2012 al momento della sua elezione. A una incollatura, posizionato al 30esimo posto, c'è il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini con il 55% di gradimento, ma con una perdita di 11,3 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2014, quando aveva conquistato il 66,3% dei consensi. Alessandrini vede però il bicchiere mezzo pieno: «E' comunque un buon risultato, anche in considerazione dell'alto dato di partenza. Posso dirmi abbastanza soddisfatto». A metà classifica, in 60ma posizione, troviamo il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, con un gradimento del 53%, inferiore di due soli punti rispetto al 55% conquistato alle elezioni del 2015. Scivola invece al 97. posto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, con un gradimento del 48% contro il 51,5% conseguito alle comunali del 2014 (-3,5).ù