PESCARA C’è un’ombra sul bilancio della Saga. Un bilancio che sarebbe stato stilato con un obiettivo dichiarato: mostrare conti in ordine nella società per azioni che gestisce l’aeroporto di Pescara a fronte di perdite consistenti. È questo il sospetto della guardia di finanza e della procura di Pescara. Un sospetto che, per ora, è diventato un’accusa nei confronti dell’economista Nicola Mattoscio, presidente della Saga. Mattoscio è indagato per false comunicazioni sociali. Lunedì scorso, Mattoscio, 66 anni, è stato interrogato al 4° piano della procura dai due pm che conducono l’inchiesta, Anna Rita Mantini e Gennaro Varone. Mattoscio, con il suo eloquio forbito e le sue competenze di docente universitario e manager bancario, ha ribattutto all’accusa, ha spiegato che il bilancio 2015 della Saga rispetta ogni regola e ha annunciato che presenterà una memoria per replicare punto su punto alle contestazioni. L’indagine del Nucleo di polizia tributaria della finanza, guidato dal comandante Michele Iadarola, ruota intorno ai bilanci della Saga, acronimo di Società abruzzese gestione aeroporto, costituita nel 1981 per la gestione dello scalo pescarese: bilanci che si reggono su finanziamenti pubblici. Perché la Saga è una spa partecipata quasi totalmente dalla Regione e da altri enti pubblici (99,99%), mentre il resto è detenuto dalla società Future Cleaning srl. Dal 13 febbraio 2008, la Saga è titolare di una concessione trentennale in virtù di una convenzione stipulata con l’Enac. E, per statuto, «la società intende concorrere allo sviluppo economico e sociale della regione, sviluppando la connettività aerea tra le aree di origine e destinazione del traffico e il proprio bacino d’utenza ed assicurando il rispetto di elevati standard qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti a passeggeri, compagnie aeree e clienti in genere». A mettere in moto l’inchiesta è stata una denuncia presentata da un ex componente del cda della Saga, il pilota Emidio Isidoro, lo stesso che nel 2009 ha salvato la vita a 240 passeggeri del volo AirOne Chicago-Roma: un esposto di decine di pagine, tra denuncia e allegati, considerato qualificato dagli inquirenti proprio perché giunto dall’interno della Saga, cioè un ex componente del consiglio di amministrazione. Nel documento, Isidoro parla di un presunto uso distorto dei fondi pubblici che sarebbero stati utilizzati non tanto per potenziare l’offerta dell’aeroporto ma per finanziare la compagnia low cost Ryanair; poi, Isidoro denuncia presunti errori nel bilancio e mancati interventi dopo una serie di ispezioni e osservazioni dell’Enac. Dopo i primi passi della finanza, con l’acquisizione dei documenti contabili all’aeroporto tra agosto e settembre e il successivo esame, la procura ha nominato un consulente: si tratta di un commercialista che ha passato al setaccio il bilancio contestato. Ed è stato lui a indicare i possibili errori contenuti nell’atto: secondo il consulente dei pm, sarebbe stata fatta una compensazione tra crediti e debiti irregolare con il risultato di mostrare un bilancio in equilibrio a fronte di perdite consistenti. Sotto accusa è finito un tecnicismo contabile: perché, secondo gli inquirenti, le somme sarebbero corrette mentre scorretto sarebbe il loro abbinamento. Che avrebbe portato a fotografare in maniera distorta i conti della Saga. Durante il confronto con i pm, Mattoscio, assistito dall’avvocato Augusto La Morgia, ha risposto alle domande e ha spiegato che nessun artificio è stato commesso: il presidente – indagato in qualità di rappresentante legale della società e non come estensore del bilancio che compete ai tecnici – ha difeso il bilancio della Saga. Un bilancio che ha ottenuto comunque il via libera dei revisori dei conti. Ora, con la versione di Mattoscio agli atti, la procura dovrà trarre le conseguenze: l’inchiesta potrebbe arrivare a un bivio tra un nuovo approfondimento oppure scivolare verso l’archiviazione.
L’esposto del pilota eroe ha fatto scattare l’inchiesta. C’è una denuncia di Emidio Isidoro dietro agli approfondimenti della finanza. Nel 2009 salvò 240 passeggeri del volo Chicago-Roma con una manovra
PESCARA Situazione debitoria «persistente» da anni e «grave» sperpero di denaro pubblico. L’esposto che ha dato il via all’indagine sulla Saga porta la firma di Emidio Isidoro. E si muove intorno a tre contestazioni cardine: un presunto uso distorto dei fondi pubblici; errori nella compilazione del bilancio; ignorate le osservazioni dell’Enav. Decine di pagine, tra denuncia e allegati, che hanno portato i finanzieri fino agli uffici della sede della società all’interno dell’aeroporto. Un esposto giudicato attendibile dagli inquirenti. Perché Isidoro non è un personaggio qualunque: è un ex componente del consiglio di amministrazione della Saga, la società per azioni a capitale quasi totalmente pubblico che gestisce l’aeroporto di Pescara. Quindi, uno che conosce i meccanismi dell’ente. E Isidoro è anche un ex pilota che si è guadagnato l’appellativo di “eroe” da quando, nel 2009, con una manovra d’emergenza ha portato in salvo 240 passeggeri del volo AirOne Chicago-Roma. Proprio per questa azione, il comandante è stato insignito del Ciattè d’oro, la massima onorificenza cittadina. Nel 2014, Isidoro era stato anche candidato al consiglio comunale con la lista Liberali per Pescara. E da candidato aveva sollecitato una svolta alla Saga. Lo aveva fatto con una dichiarazione perentoria: «Tutti i nodi vengono al pettine», quasi una profezia del futuro esposto. Ed è proprio nella presa di posizione di Isidoro che si può ritrovare l’origine della denuncia. Tre anni fa – con la Saga presieduta da Lucio Laureti e la Regione guidata da Gianni Chiodi – Isidoro aveva commentato così la ricapitalizzazione da quasi 6 milioni da parte della Regione: «Un’ulteriore immissione di capitale riservato ai soci attuali o potenziali nuovi soci privati, è auspicabile solo se finalizzata a sviluppare un nuovo “business model” aeroportuale attraverso un piano industriale e un programma di investimenti mirato alla reale redditività. L’utilizzo di ulteriore capitale pubblico, solo per ripianare una situazione debitoria persistente da anni, sarebbe improduttivo e costituirebbe un grave sperpero di denaro pubblico». Ma, secondo l’ex pilota, la svolta auspicata non arriva e, quindi, l’unica strada è quella della denuncia. E nel documento si afferma che la Saga avrebbe beneficiato in maniera indebita di aiuti di Stato attraverso i contributi della Regione. Contributi che, secondo Isidoro, non sarebbero dovuti finire alla compagnia low-cost Ryanair ma per ampliare l’offerta aprendo il mercato anche ad altre compagnie. Un altro passaggio riguarda presunti intrecci contabili con errori nel bilancio. E ancora, per Isidoro la Saga non avrebbe tenuto conto delle indicazioni dell’Enav dopo una serie di ispezioni e osservazioni formali.