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Pescara, 25/11/2024
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Data: 18/01/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Maltempo in Abruzzo - E’ emergenza nazionale. Arrivano esercito e genio per liberarci dalla neve. Riattivate 74mila utenze ma sono ancora 156mila gli abruzzesi privi di elettricità. La neve manda in tilt mezza regione. Perché pochi giorni di precipitazioni diventano un incubo. E dopo la grande paura si cercano le responsabilità

PESCARA Una regione disastrata. Travolta dal maltempo, sommersa dalla neve, senza luce, con le strade bloccate e interi paesi isolati. E che deve contare anche un morto: Aldo Cardelli, 61 anni, volontario e vice presidente della Cives di Teramo stroncato da un malore dopo una giornata passata a portare soccorsi per la nevicata. Ecco la figura dell’Abruzzo che emerge a fatica dal maltempo. Una situazione per cui è stato chiesto il riconoscimento di emergenza nazionale. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il capo di Stato maggiore hanno già accolto le richieste del governatore Luciano D’Alfonso e dei prefetti e promesso l’invio di uomini e mezzi da Foggia e di tre plotoni del Genio militare (70 uomini) a Teramo. «Già oggi dovrebbero cominciare a togliere la neve dal centro storico di Chieti e dalle strade di Atri e Cellino Attanasio altrimenti non raggiungibili neanche dai mezzi di soccorso», spiega D’Alfonso. Non solo. Al capezzale dell’Abruzzo accorrono le altre regioni. Rinforzi di vigili del fuoco dalla Toscana, una squadra d'intervento da Bolzano, e un automezzo fresa-neve, con il supporto dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Trento. «L’aiuto reciproco è nello spirito del corpo della protezione civile», afferma il Sottosegretario Mario Mazzocca che ha avviato la conta dei danni. Oltre 85mila le utenze elettriche guaste – dalle 159mila dell’altro ieri –, quasi 156mila (dagli iniziali 300mila) gli abruzzesi senza energia elettrica i cui impianti non sono stati raggiunti dai tecnici messi in campo da Enel e Terna .
CONTA DEI DANNI. Come nel 2012 quando l’Esercito “liberò” Chieti. Più degli eventi calamitosi del 2015 quando i cittadini rimasti senza luce furono 250mila e l’Enel stessa a seguito di quelle interruzioni ha di recente annunciato il maxi rimborso da 26milioni di euro. Un calcolo che probabilmente dovrà essere ripetuto. A mente fredda. Perché ora la priorità è affrontare l’emergenza. E prevenirla, se possibile. Come si paventa, ad esempio, per il ghiaccio nelle strade. O come per il fiume Pescara il cui livello continua a salire.
SCUOLE CHIUSE. Schierati tutti i mezzi dei volontari della Protezione civile e portati gruppi elettrogeni alla famiglie isolate. È stata ripristinata la rete di alta tensione tra Pescara e Teramo. E anche oggi, in considerazione del peggioramento delle condizioni meteo, restano chiuse le scuole in almeno 28 Comuni: Pescara, Spoltore, Penne, Montesilvano, Cepagatti, Torre De Passeri, Città Sant'Angelo, Popoli, Alanno, Chieti, Ortona, Lanciano, Vasto, Orsogna, Castelfrentano, Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro, L'Aquila, Prezza, Teramo, Giulianova, Roseto, Ancarano, Campli, Penna Sant'Andrea, Silvi, Notaresco, Civitella del Tronto.
TRENI FERMI. Ferrovie dello Stato confermano l'applicazione del Piano neve sulle linee Pescara-Sulmona, Pescara-Termoli e Teramo-Giulianova: garantiti due treni regionali su tre. Sulla Pescara-Sulmona sono fermi i treni 3184 (Sulmona-Pescara), 3190 (soppresso parzialmente da Sulmona a Pescara), 3208 (Sulmona-Pescara), 3219 (Pescara-Sulmona), 3223 (Pescara-Avezzano); sulla Pescara-Termoli cancellati i treni 12076 (Termoli-Pescara), 12074 (Termoli-Pescara), 12075 (Pescara-Termoli) e 12121 (Pescara -Termoli); sulla Teramo-Giulianova è stato invece istituito il servizio “a spola” con la circolazione del 20 % dei treni programmati.
STRADE CHIUSE. Attenzione anche per chi va in auto o conduce Tir. Strada dei Parchi ha ieri sera chiuso per motivi di sicurezza i caselli dell’A25 di Pescina e Celano. Regolare il traffico sull’A14 nel tratto Francavilla-Lanciano. La strada statale 16 "Adriatica" è chiusa al traffico fino alla ore 24, in entrambi i sensi di marcia, ai mezzi pesanti di peso superiore alle 7,5 tonnellate, da Teramo a San Salvo. Chiusa per forti nevicate la strada statale 80 “del Gran Sasso d'Italia” in provincia di L'Aquila. Resta inoltre chiusa la strada statale 5 Tiburtina Valeria tra Collarmele e Castelvecchio Subequo (L'Aquila).
NIENTE BUS. Nel Teramano fermi tutti i servizi Tua ad eccezione della Montorio-Teramo e Giulianova-Teramo. Servizi sospesi anche per San Vito, Ortona e Pescara.

La neve manda in tilt mezza regione. Perché pochi giorni di precipitazioni diventano un incubo
Case e fabbriche senza elettricità, perdite d’acqua, strade colabrodo, malati in difficoltà, l’emergenza maltempo è senza fine. E dopo la grande paura si cercano le responsabilità

PESCARA I primi a saltare sono stati i contatori dell’acqua. Poi è partita la luce: decine di migliaia di famiglie al freddo, comunicazioni interrotte, centinaia di imprese costrette a restare chiuse o a saltare turni di produzione, dalle piccolissime familiari alle multinazionali come Sevel e Honda. E poi strade dissestate, ospedali in carenza di personale perché molti medici e infermieri non riescono a raggiungere il posto di lavoro; malati legati a macchine salvavita che chiamano la protezione civile per avere un generatore elettrico che tenga in funzione il loro apparecchio (il caso della piccola Noemi è emblematico e commovente). L’emergenza maltempo è anche l’emergenza di una regione costretta a chiudere per neve e gelo. E a iniziare una conta infinita di danni e un sequela di polemiche destinate a legarsi alla prossima emergenza (è una coincidenza, che dice molto, il fatto che lunedì scorso in Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicate le delibere della presidenza del consiglio sui fondi destinati al ristoro dei danni delle alluvioni del 2013 e 2015). Ma perché ogni anno stiamo qui a raccontarci le stesse cose? Perché a ogni forte nevicata le linee elettriche puntualmente vanno in tilt? O l’acqua salta se la temperatura scende sottozero? Il Centro lo ha chiesto all’Enel e a Terna, le società responsabili della distribuzione dell’energia. A un tecnico dell’Aca abbiamo chiesto perché i contatori dell’acqua saltano, di chi è la responsabilità e che cosa può fare il proprietario di casa per prevenire il danno. E abbiamo sentito il parere di un ingegnere sulle voragini che si aprono sulle strade e l’associazione dei consumatori sulla possibilità di chiedere i danni. Infine abbiamo interrogato il sottosegretario Mario Mazzocca sulle responsabilità e sulle mosse della Regione anche per i danni subiti da famiglie e imprese. Intanto ieri il presidente regionale di Confesercenti Daniele Erasmi e il direttore Lido Legnini hanno chiesto alla Regione «un indennizzo straordinario per le piccole e medie imprese che in questi giorni non riescono ad aprire, lo slittamento a fine mese delle scadenze fiscali del 16 gennaio, e una riapertura immediata dei termini per ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti e indennizzo per i titolari». Il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano (rimasto anche lui senza energia elettrica in casa), ha chiesto al suo gruppo parlamentare di stilare una interrogazione parlamentare «per conoscere le motivazioni degli enormi disservizi che si sono verificati i questi giorni nella erogazione di energia elettrica in tantissimi centri della Regione Abruzzo». Per il deputato del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, la situazione è inaccettabile per una regione dove vogliono costruire nuove opere faraoniche, elettrodotti, gasdotti o accorciare autostrade». E intanto arriva l’Esercito.

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